CAPELLO
. La leggenda annovera la famiglia veneziana dei C. fra le cosiddette famiglie tribunizie, d'origine padovana trasferita a Rialto nell'810: ma è leggenda che non ha conforto di buone testimonianze. Fu famiglia di diplomatici, di militari, in buon numero elevati all'alta carica di procuratore di S. Marco, ma anche di letterati e filosofi. Andrea, nel 1294, muore nel lontano Oriente, a Pera, combattendo contro i Genovesi; Nicolò è uno dei cento della riforma del 1296; Andrea di Pancrazio nel 1335 è procuratore di S. Marco; Benedetto di Marino, oratore, ambasciatore nel 1406 per la creazione di papa Gregorio XII (Correr) è negoziatore delle questioni dello scisma. Vittore di Giorgio (1403-1466), generale da mar, è l'eroico difensore della Morea contro il Turco; Giovanni di Giorgio, negozia la pace col Turco nel 1466 ed è procuratore di S. Marco nel 1486; Nicolò di Francesco, è generale d'armata nella lotta contro il Turco, a Cipro (1487), a Paro (1470), a Corfù (1491). Francesco di Cristoforo è ambasciatore in Francia nel 1493 e nel 1500, in Fiandra, in Inghilterra nel 1503 e nel 1514, presso Massimiliano nel 1509, presso il marchese di Mantova nel 1510. Paolo di Vittore, provveditore dell'esercito nella guerra contro Carlo VIII e i Francesi, ambasciatore presso Giulio II, poi presso Leone X e in Francia, fu creato procuratore di S. Marco nel 1524. Vincenzo di Nicolò, ambasciatore presso Enrico VII d'Inghilterra, generale da mar nel 1513, ambasciatore presso Adriano VI nel 1522 e presso Clemente VII nel 1523, fu procuratore di S. Marco nel 1538 e generale da mar per la quinta volta nella coalizione cristiana contro il Turco nel 1540. Antonio di Gio. Batt., ambasciatore presso Carlo V, nel 1536, in Spagna nel 1539 e al congresso della pace tra Carlo V ed il re di Francia; fu pure procuratore di S. Marco fin dal 1523. Politici e letterati sono Carlo di Francesco (1523), più letterato però che politico, come pure Bernardo, al quale l'arguzia satirica della musa guadagnò l'esilio presso la corte dei farnese. Giovanni di Lorenzo, giurista, filosofo ed umanista, fu ambasciatore in Inghilterra nel 1551, presso l'imperatore Ferdinando nel 1557, e nel 1558 in Francia, dove morì. Una bizzarra sorte poi avvolse questa famiglia in una leggenda a lineamenti alquanto drammatici per Bianca C. (v.). La famiglia, dopo ciò si assenta dalla vita politica.
Bibl.: E. A. Cicogna, Saggio di bibliografia veneziana, Venezia 1847; G. Soranzo, Bibliografia veneziana, Venezia 1885; E. A. Cicogna, Iscrizioni veneziane, Venezia 1824-43, voll. 5, passim.