capitale paziente
loc. s.le m. Capitale finanziario impiegato con criteri etici e responsabili, che contemperano le esigenze di carattere speculativo con lo sviluppo economico sociale nel lungo periodo.
• Li chiamano «capitali pazienti». Sono quelli investiti in attività che stanno su un crinale che corre tra il profit e il non profit, quello delle cosiddette imprese sociali. […] «Le imprese sociali sono aziende in grado di produrre beni o servizi nel libero mercato ‒ spiega Andrea Rapaccini, segretario generale di Make a change, il neonato movimento per lo sviluppo dell’imprenditoria sociale ‒ il loro fine, però, non è la massimizzazione del profitto per pochi, ma la massimizzazione del benessere sociale. Sono finanziariamente autonome nel medio-lungo termine e necessitano di fondi filantropici o di quelli che noi chiamiamo i capitali pazienti solo nella fase di avvio». (Enzo Riboni, Corriere della sera, 11 dicembre 2009, p. 47, Carriere & Lavoro) • a livello europeo il sistema è coeso, ed è così che tra le opzioni al vaglio ci sarebbe quella di riservare una quota di minoranza della nuova Iccrea ‒ intorno al 30-40% ‒ alle Raiffeisen tedesche o austriache, ma anche al sistema delle Bcc olandesi, finlandesi o polacche, giusto per citare i maggiormente indiziati. In ogni caso, soggetti portatori di «capitali pazienti» e non meramente speculativi. (Marco Ferrando, Sole 24 Ore, 1° marzo 2015, p. 19, Finanza & Mercati) • due vie maestre sostenute da anni dalla campagna per la riforma della finanza sono quelle della lotta all’elusione fiscale e di una tassa sulle transazioni finanziarie. L’urgenza della seconda è dettata dal problema sempre più evidente delle crescenti fibrillazioni dei mercati finanziari dove i capitali pazienti sono stati progressivamente sostituiti da quelli «supersonici» (e la durata media di possesso di un’azione è crollata a pochi secondi). (Leonardo Becchetti, Avvenire, 4 febbraio 2016, p. 3, Idee).
- Composto dal s. m. capitale e dall’agg. paziente, ricalcando l’espressione ingl. patient capital.
- Già attestato nel Corriere della sera del 19 novembre 2009, p. 31 (Giovanni Stringa).