capitolo
. Il vocabolo ricorre assai spesso nel Convivio, e indica appunto i c. in cui è diviso il trattato, a cui D. si riferisce nel corso del suo ragionamento : I IV 1 resta in questo capitolo a mostrar quelle ragioni; VII 16 ciò. che si promise nel principio del capitolo; VIII 6, IX 8; X 14 speziale capitolo, un c. particolare per quell'argomento; XII 13, II I 2, IV 1, VI 1 (due volte), VII 8, VIII 16, IX 8, III VI 1, VIII 20, XII 1, XV 1, IV II 4 e 9, III 10, IV 14 (tre volte), V 2, VI 1, VII 9 (due volte) e 13, VIII 16, IX 1, XII 20 ( due volte), XVI 2 e 10, XVIII 1, XX 4, XXI 1, XXIV 18 (due volte), XXVI 5, XXX 1 (quattro volte; cinque nell'edizione Simonelli). L'occorrenza di IV IV 14, la seconda nell'ordine delle tre occorrenze di quel luogo, reca un'interessante osservazione di D., li lunghi capitoli sono inimici de la memoria : è la ragione che egli dà dell'interruzione del c., e indica la preoccupazione didattica che pervade tutta l'opera, intesa soprattutto a essere capita e diffusa. Le due occorrenze di IV VII 9 sono riferite alle citazioni dal XXII e IV cap. dei Proverbi di Salomone. Il termine compare infine in IV V 10 come detto è di sopra nel fine del precedente [capitolo del presente] trattato, in un'integrazione accolta anche dalla Simonelli, ma che non compare nel testo della '21.
In Fiore LXXXVII 7 pezz'ha che 'n capitolo 'l fermai, l'espressione significa: " è da molto tempo che ho fissato per iscritto questo giudizio ".