VERDE, Capo (A. T., 105-106; 109-110-111)
Promontorio della costa atlantica dell'Africa, che segna l'estremo punto occidentale del continente, alla posizione geografica di 14° 45′ lat. N. e 17°30′ long. O. Sembra che fosse noto sino dall'antichità e che Annone Cartaginese lo avesse superato nella sua memorabile spedizione; ma il ricordo se ne perdette e si riaccese solo nel 1445 allorché vi giunse il navigatore portoghese Diniz Dias, che gli diede il nome, che tuttora conserva, per la vegetazione che ne ricopriva le pendici. Il promontorio segna l'estremo di una penisoletta bassa e sabbiosa che si avanza nel mare per una ventina di km., con una larghezza di circa 5 km., terminando con una fronte di circa 15 km. Il promontorio appare quale un'isoletta basaltica, congiunta alla costa dalle formazioni sabbiose che le correnti le hanno deposto a ridosso. Per l'aridità del suolo e per le poco favorevoli condizioni climatiche la penisoletta accoglieva solo poche centinaia d'abitatori negri insofferenti di ogni dominio, pescatori e agricoltori. Il sorgere e lo svilupparsi di Dakar, fondata nel 1862 all'estremo sud della penisola proprio di fronte all'isoletta di Goré e dal 1922 divenuta la capitale dell'Africa Occidentale Francese, ha valso a dare nuova importanza a questo punto già trascurato e temuto della costa occidentale africana.