CAPOSELE (A. T., 27-28-29)
Comune della provincia di Avellino. Il capoluogo è situato a 415 m. s. m., presso le sorgenti del Sele, da cui prese il nome, e che alimentano il grande Acquedotto pugliese. Esse scaturiscono a 420 m. da una parete calcarea sul fianco E. del M. Paflagone, contrafforte del Cervialto. I lavori di allacciamento eseguiti subito dopo il 1906 consistettero in una grande diga di sbarramento costruita attraverso la depressione sottostante alle sorgenti, e in un canale collettore, quasi nel nezzo del bacino naturale di raccolta, al quale mettono capo dei canali secondarî o cunicoli di presa. Al canale collettore fanno seguito un canale di arrivo e un pozzo di raccolta, con le camere di manovra e di misura, che precedono l'incile dal quale ha inizio l'acquedotto. Il comune di Caposele conta 3115 ab., dei quali 2731 accentrati nel capoluogo, 214 nel piccolo centro di Materdomini, gli altri nelle case sparse. Il territorio del comune (22, 17 kmq.) produce specialmente cereali. Il centro è unito, per mezzo di rotabile, con la stazione ferroviaria di Lioni, sulla Rocchetta-Avellino.
Bibl.: E. Cortese, Le acque sorgive nelle alte vallate dei fiumi Sele, Calore, Sabato, Roma 1890; Ministero dei lavori pubblici, Relazione sul progetto dell'Acquedotto Pugliese, Roma 1900.