capsula
In farmacologia, forma farmaceutica per uso orale, all’interno della quale si possono collocare granulati, polveri o componenti oleose. Le c. hanno una struttura gelatinosa con un agente cosiddetto plasticizzante (glicerina, sorbitolo, ecc.) e sostanze conservanti che limitano la crescita di batteri o muffe sulla superficie. Vengono poi usati prodotti coloranti e opacizzanti. Talora si producono capsule gastroresistenti che utilizzano particolari polimeri. ● In odontoiatria, c. dentaria: rivestimento metallico (oro, acciaio) o di ceramica, che serve di protezione alla corona di un dente cariato o di sostegno a protesi fisse di denti mancanti. ● In anatomia, genericam., involucro di tessuto connettivo che avvolge alcuni organi parenchimatosi (c. epatica, renale, splenica). C. articolare: manicotto fibroso che avvolge le articolazioni, inserendosi con i suoi margini sulle ossa lungo le superfici articolari. È costituita esternamente da uno strato fibroso denso rinforzato dai legamenti periarticolari e internamente da uno strato fibrillare, lasso, cui aderisce la membrana sinoviale dell’articolazione. La c. articolare è diversamente sviluppata a seconda dei vari tipi di articolazione: particolarmente robusta è quella dell’anca, che si inserisce attorno all’acetabolo con uno spesso cercine fibro-cartilagineo. C. adiposa del rene: il grasso che circonda il rene, nella loggia renale; è detta anche corpo adiposo pararenale di Zuckerkandl. Assolve a una funzione essenzialmente di sostegno e di protezione contro i traumi.