Pittore (Napoli 1575 circa - ivi 1635). Formatosi direttamente sul Caravaggio, con probabilità durante un soggiorno a Roma, fu il primo napoletano a darne una interpretazione schietta e spoglia di abbellimenti accademici: Liberazione di s. Pietro dal carcere (Napoli, Pio Monte della Misericordia, 1615), Miracolo di s. Antonio (Napoli, S. Giorgio dei Genovesi), La lavanda dei piedi (Napoli, Museo di S. Martino), ecc. Verso il 1620 inclinò a un fare decorativo in parte derivato dai Bolognesi: ne sono esempio gli affreschi nella chiesa del Gesù Nuovo, i dipinti nella Certosa di S. Martino, ecc., fondamentali per lo sviluppo della pittura napoletana del sec. 17º.