CARACENI (così soltanto Tolomeo, III, 1, 57-58, ma, secondo l'ortografia, Carecini)
Piccola tribù sannitica, che, al tempo di Augusto, si divideva in due comuni, alto e basso (Supernates e Infernates) dei quali quello alto aveva per capoluogo Cluvie. La tradizione storiografica li ricorda due volte ribelli ai Romani, nel 311 e nel 269, ma l'una e l'altra sottomessi; con molta probabilità riferendosi la duplice azione alla stessa piazzaforte di Cluvie, che, per la naturale sua posizione, fa appunto limitare il suo territorio più verso monte della valle del Sangro, per dove si estendeva la popolazione Carecina. E, forse, secondo il luogo citato di Tolomeo, a questo comune Carecino deve, in origine, avere appartenuto Aufidena (v. alfedena); ma da esso ha da escludersi Bovianum vetus (v. boiano). È assai probabile che il comune basso Carecino abbia occupato una parte del Sangro inferiore.
Bibl.: G. De Sanctis, St. d. Rom., I, Torino 1907, 103, n. 3; C. Hülsen, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 1567; H. Nissen, Ital. Landeskunde, II, Berlino 1902, 790.