CARAMANICO (A. T., 24-25-26)
Paese della provincia di Pescara, alle falde nord-occidentali della Maiella. È situato su uno sprone, che, dall'altura tabulare di Colle Alto (850 m.) si protende, digradando, fra i torrenti Orte e Orfento che si riuniscono ai suoi piedi. Lo sprone è costituito da calcari nummulitici, rivestiti in basso da un mantello di argille e argilloscisti, le quali sulle ripidi pendici, che scendono all'Orte e anche su quelle volte all'Orfento, sono lacerate da frane. Queste peraltro non danneggiano finora l'abitato, che sorge a 550-600 m. sulla cima spianata dello sprone ed ha pianta regolarmente rettangolare, col lato lungo diretto da ovest a est nel senso del declivio del monte. Il paese, la cui popolazione (1584 ab. nel 1921) è in diminuzione nel secolo XX (era di 3165 ab. nel 1901), è noto per la ricca sorgente sulfurea che sgorga dai calcari marnosi presso il villaggetto di S. Croce ed è incanalata fino allo stabilimento detto Terme della Salute, fondato nel 1901, all'ingresso del paese. Le acque solforose alcaline, usate per bevanda e per bagni, sono riconosciute utili nelle affezioni reumatiche, nelle malattie del ricambio, nelle affezioni gastro-enteriche, in varie forme di catarri, ecc. Nel comune (84,6 kmq.), vi sono buone cave di pietra da costruzione e varie sorgenti, tra cui quella clorurato-sodica di Pisciarello. Il comune comprende anche i paeselli di S. Vittorino e S. Tommaso e un po' di popolazione sparsa; in tutto 4794 ab. (5427 nel 1901). C. è congiunto con linea automobilistica alla stazione di S. Valentino Caramanico della ferrovia Roma-Pescara, distante km. 22.
Tra i suoi monumenti importanti primeggia la chiesa di S. Maria Assunta, di tipo romanico, con un portale gotico del 1452, che ha nella lunetta un'Incoronazione di uno scultore teutonico di Lubecca: vi si conservano un grande ostensorio del sec. XI, una preziosa statuetta dell'Assunta e un trittico detto della Madonna del Castello (sec. XIV). Vengono subito dopo le chiese di S. Maurizio con un trittico rappresentante la Vergine col Bambino, di S. Tommaso d'Aquino con due portali gotici del sec. XV e di S. Nicolò da Bari. A quattro chilometri dal paese è la chiesa romanica di S. Tommaso, a tre navate, costruita fra il 1182 e il 1202 dai benedettini di Casauria quando la loro scuola era già in disfacimento. L'abside e il prospetto hanno rare sculture decorative.
Bibl.: I. Gavini, Storia dell'architettura in Abruzzo, Milano-Roma 1927-1928, voll. 2.