CARDIONEVROSI (dal gr. καρδία "cuore" e νευρωσις "anevrosi"; fr. neurose du coeur; sp. neurosis cardíaca; ted. Herzneurosen; ingl. cardiac neurosis)
S'intende per cardionevrosi uno stato morboso in cui primeggiano disturbi subiettivi della più varia natura, che spesso possono essere eguali a quelli delle malattie con alterazioni anatomiche del cuore, ma nei quali queste non si possono mettere in evidenza, mentre il decorso dell'affezione, che si protrae per anni e persino decennî, senza compromettere la vita del paziente, non rende verosimile un'offesa organica che d'altronde è esclusa dall'esame fisico e radiologico. Spesso questi disordini dell'attività cardiaca sono espressione d'una malattia nervosa generale, come la nevrastenia e l'isterismo, talvolta sono prodotti da malattie anatomiche e funzionali di altri organi. I disturbi subiettivi più frequenti della cardionevrosi sono palpitazioni, dolori, oppure senso di tremolio alla regione cardiaca, senso di vuoto oppure d'oppressione al petto, di affanno, di mancanza d'aria. Talvolta sono continui, talaltra si presentano ad accessi. Si accompagnano per lo più a frequenza più o meno esagerata del polso, ma talvolta il polso può conservare una frequenza normale, anche in momenti in cui l'individuo più si lamenta delle sue sofferenze. Il polso può essere anche raro e talvolta irregolare (aritmico). Le nevrosi possono dar luogo a frequenti extrasistoli, producendo esse degli stimoli cardiaci che fanno contrarre il cuore fuori tempo, quando è ancora semivuoto di sangue. Le extrasistoli provocano sensazioni soggettive di "colpo al cuore", di battito al capo, di arresto dell'azione cardiaca, ecc. Le aritmie nervose sono quasi sempre d'origine extrasistolica. All'ascoltazione del cuore si odono rumori accidentali, rafforzamenti dei singoli toni, mentre la percussione rivela il volume normale del cuore. Le cardionevrosi sono frequenti nella giovinezza, specie durante la pubertà. Le extrasistoli nervose sono frequenti durante la digestione.