CARDIOPALMO (dal gr. καρδία "cuore" e παλμός "scossa, vibrazione"; fr. cardiopalme; sp. cardiopalmia; ted. Herzklopfen; ingl. palpitation of the heart)
È la subiettiva molestia che il paziente accusa del battito del proprio cuore, lamentandosi di un'esagerata frequenza di esso. In condizioni normali, al pari di quanto accade di tutti gli altri organi viscerali, l'individuo non ha sensazione dell'attività cardiaca, tranne quando. per sforzi corporei esagerati o per gravi emozioni psichiche, la frequenza cardiaca sia molto accresciuta. Il cardiopalmo si osserva spesso nei disordini nervosi del cuore, e perciò in individui nervosi, eccitabili (v. cardionevrosi), e in specie nel morbo di Basedow. Non è necessario che la percezione subiettiva molesta del battito cardiaco si accompagni sempre a un'aumentata frequenza del polso; se questo fatto è la regola nel morbo di Basedow, vi sono molti casi di cardiopalmo nei quali la frequenza del ritmo cardiaco è normale. E accade non di rado che siffatti individui, sottoposti a uno sforzo corporeo durante il quale la frequenza del polso cresce, non abbiano più la sensazione subiettiva del proprio battito cardiaco, appunto perché distratti. Al contrario si conoscono molti casi di esagerata frequenza del ritmo cardiaco (tachicardia), senza che l'ammalato accusi la sensazione subiettiva del battito del cuore. Perché si provochi il cardiopalmo, si deve ammettere che l'eccitabilità sensitiva del cuore sia molto aumentata.