Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice: appartengono in maggioranza a generi diversi delle Asteracee (Carduus, Carlina, Centaurea, Cirsium, Cnicus, Cynara, Echinops, Galactites, Onopordum, Scolymus, Silybum ecc.), nonché al genere Eryngium delle Apiacee e al genere Dipsacus delle Dipsacacee. Molte di queste piante hanno un appellativo speciale, così Onopordon acantium, dai grandi capolini purpurei, comune nei pascoli del Mediterraneo, è detto C. asinino; Silybum marianum, dalle foglie elegantemente venate di bianco, comune in ambienti ruderali e presso gli stazzi è detto C. mariano (fig. A); Dipsacus fullonum, caratteristico per i fiori color lilla, accompagnati ciascuno da una bratteola lineare con punta spinosa ricurva, che dopo la maturazione dei frutti si fanno consistenti, conservando tuttavia grande elasticità, è detto C. dei lanaioli (fig. B). I capolini secchi di questa specie erano impiegati per cardare la lana, pettinare le stoffe e le coperte ecc.