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CARDO DEI LANAIOLI

di Augusto Béguinot - Enciclopedia Italiana (1930)
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CARDO DEI LANAIOLI (lat. scient. Dipsacus fullonum L.; fr. chardon à foulon, cardère a foulon; sp. carda de cardadores; ted. Weberdistel; ingl. fuller's teasel)

Augusto Béguinot

È pianta della famiglia Dipsacacee; ha fusto eretto, rigido, aculeato e foglie basilari a rosetta, brevemente piccolate, ovali-oblunghe, le cauline lanceolate e connate alla base, atte a raccogliere l'acqua e, quindi, come vorrebbe significare il nome del genere (dal gr. σίψα "sete"), atte a dissetare; per gli antichi quest'acqua era considerata come un potente cosmetico. I capolini lunghi 5-8 cm. sono muniti di brattee lineari-lanceolate, aculeate ai margini e di bratteole pure lineari ma assai rigide e ricurve; e quindi, secchi, erano in passato impiegati per cardare la lana, pettinare le stoffe e le coperte. Per questo la pianta andava anche soggetta a coltura.

Tag
  • DIPSACACEE
  • BRATTEE
  • FOGLIE
  • FUSTO
Vocabolario
cardo
cardo s. m. [lat. carduus, lat. tardo cardus]. – 1. Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice, appartenenti in maggioranza a generi diversi delle composite e a qualche genere delle ombrellifere e delle...
lanaiòlo
lanaiolo lanaiòlo (letter. lanaiuòlo; ant. lanàio e lanaro) s. m. (f. -a) [der. di lana]. – Chi lavora o chi vende la lana: d’alto legnaggio veggendosi nata e maritata a uno artefice lanaiuolo (Boccaccio).
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