CARDO (lat. scient. Carduus; fr. chardon; sp. cardo; ted. Distel; ingl. thistle)
Con questo nome s'indicano molte specie del genere Carduus della famiglia delle Composte, tribù Cinaree, comprendente circa 80 specie diffuse dalle isole Canarie, Africa boreale ed Europa sino al Giappone. Sono erbe bienni o perenni a fusto eretto, più o meno ramoso, a foglie inciso-lobate spinose, a capolini globosi, solitarî o corimbosi circondati da un involucro pluriseriato di squame disposte a embrice, spinose all'apice, tranne le più interne. La corolla è roseo-porporina, gli stami hanno filamenti per lo più liberi, il frutto è un achenio obovato-compresso con pappo a molte serie di setole scabre saldate ad anello alla base e caduche.
Le specie più comuni in Italia sono il C. nutans L. comune dovunque, il C. pycnocephalus L. specialmente nella regione mediterranea, il C. defloratus L. con le sue numerose varietà nella zona montana. Tre specie sono endemiche e cioè, C. fasciculiflorus Viv., limitato all'isola di Sardegna e isolette vicine, Corsica e isola di Montecristo; il C. cephalanthus Viv., la cui forma tipica si trova in Sardegna, Arcipelago toscano e Monte Argentaro, mentre la varietà congestus Guss. è propria della Calabria, Sicilia e Sardegna (a Sinnai), e finalmente il C. affinis Guss., limitato alla regione montana dell'Appennino centrale e meridionale.
Da molti botanici è ricondotto al gen. Cardaus il gen. Tyrimnus Cass. (C. leucographus L.), che differisce da quello per i filamenti staminali saldati fra loro ed è proprio dell'Europa meridionale e dell'Asia occidentale.