CARDONA
Centro della Spagna settentrionale nella zona del Bages (Catalogna), C. ebbe origine da un piccolo villaggio preromano ubicato nei pressi di una montagna ricca di giacimenti di salgemma. Importante nel Medioevo anche come nodo viario, C. è documentata a partire dal 798, quando il re Ludovico il Pio fortificò il castello già esistente, che poi appartenne a una delle famiglie più importanti della nobiltà catalana. Ricostruito nel sec. 17°, il castello conserva resti della costruzione dei secc. 12° e 13°, come per es. la torre dello Homenatge.Nel 980 all'interno delle mura fu fondato il complesso canonicale di Sant Vicenç, mentre la costruzione della chiesa attuale fu iniziata nel 1018 dal visconte Bermon, con il consiglio dell'abate Oliba. L'edificio fu consacrato nel 1040 e può essere considerato l'esempio paradigmatico dell'architettura romanica lombarda in Catalogna. Presenta tre navate, con transetto e cupola su trombe all'incrocio; la navata centrale è coperta da volta a botte con archi trasversi che scaricano su pilastri, mentre le navate laterali sono voltate a crociera. Delle tre absidi, quella centrale, che presenta nicchie all'interno, si innalza sul presbiterio e sovrasta l'ingresso centrale alla cripta, scandita in tre navate coperte da volte a crociera. All'esterno sia la parte absidale sia le navate appaiono decorate con arcature cieche e lesene all'uso lombardo.La critica (Puig i Cadafalch, de Falguera, Goday i Casals, 1911) ha giustamente messo in relazione questo edificio con S. Paragorio a Noli (1040-1060). Inoltre, il tipo di presbiterio aggettante e la cripta hanno corrispondenti diretti nell'Italia settentrionale, per es. in S. Carpoforo a Como (ca. 1040).La basilica è preceduta da una tribuna fiancheggiata da due torri, di cui restano solo le prime rampe di scale; ciò ha fatto ipotizzare, ma il problema è tuttora aperto, che si trattasse di una chiesa di tipo comitale, cioè con una tribuna destinata al signore. L'edificio, sia per i suoi elementi strutturali sia per i suoi rapporti volumetrici, fu assunto a prototipo per altre costruzioni: per es. la cripta della cattedrale di Vic, il capocroce della chiesa di Sant Jaume a Frontanyà, nonché per la decorazione di Sant Pere a Casserres.Dall'atrio o nartece, coperto con volte a crociera, provengono i dipinti murali attualmente conservati a Barcellona (Mus. d'Art de Catalunya): nel settore centrale della volta appaiono la Maiestas Domini con il tetramorfo, a sinistra la Presentazione di Gesù al Tempio e figure di angeli e profeti, a destra l'Assunzione di Maria e figure di angeli turiferari; nella parete è rappresentata la Flagellazione.Parte della decorazione romanica fu sostituita verso il 1300 da una composizione gotica di soggetto storico, identificato con la difesa di Gerona nel 1285 da parte di Ramón Folc VI di Cardona. I dipinti romanici di C., databili nella prima metà del sec. 12°, devono essere considerati derivazioni di una corrente pittorica di influenza francese che avrebbe la sua origine nel Poitou e che in Catalogna sarebbe rappresentata dalle pitture di Osormort e, in forma più o meno diretta, da quelle di Polinyà (Cook, Gudiol Ricart, 1950; Gudiol Ricart, 1974), di Sant Martí Sescorts (Ainaud de Lasarte, 1962) e delle absidi laterali di Santa Maria a Barberà. Nella navata centrale della basilica si conservano infine alcuni bellissimi cancelli di forme romaniche in ferro battuto, che seguono modelli frequentemente attestati nel 12° e 13° secolo.
Bibl.: J. Puig i Cadafalch, A. de Falguera, J. Goday i Casals, L'arquitectura romànica a Catalunya, II, Barcelona 1911; W. M. Whitehill, Spanish Romanesque Architecture of the Eleventh Century, Oxford 1941 (19682); W. W. S. Cook, J. Gudiol Ricart, Pintura e imaginería románicas (Ars Hispaniae, 6), Madrid 1950 (19802); J. Serra Vilaró, El castillo de Cardona, Cardona 1954; E. Junyent, Catalogne Romane, II (La nuit des temps, 13), La Pierre-qui-Vire 1961 (Madrid 19702); J. Ainaud de Lasarte, Pintura románica catalana, Barcelona 1962; J. Gudiol Ricart, Cataluña (Tierras de España), Barcelona 1974, I; A. Bach, Cardona Vila Ducal, Cardona 1977; J. Sureda, La pintura románica en Cataluña, Madrid 1981; s.v. Cardona, in Catalunya Románica, XI, Barcelona 1984; J. Ainaud de Lasarte, La pintura catalana (La Fascinació del Romànic), Barcelona 1989.E. Carbonell i Esteller