DUJARDIN (Du Jardin, Du Gardijn), Carel
Pittore e incisore, nato ad Amsterdam nel 1622, morto a Venezia il 20 novembre 1678, fu allievo di Nicolas Berchem. Già nel 1650 aveva fatto il suo primo viaggio in Italia: fino al 1674 lavorò poi quasi sempre ad Amsterdam, salvo due anni, tra il 1656 e il 1658, che passò all'Aia. Nel 1674 partì per l'Italia, e si stabilì in Roma: quando nel 1678, forse malato, si decise a tornare in patria, fu raggiunto dalla morte a Venezia.
I suoi quadri, di fattura correttissima, rappresentano con efficacia il paesaggio italiano soleggiato e animato da figure, oppure scene popolari (un ciarlatano, un maniscalco, ecc.). Spesso nello sfondo si vedono rovine e monumenti di Roma. Il carattere tranquillo, idilliaco di questi quadri rivela chiaramente l'influenza del Berchem, vi si sentono però anche analogie con l'arte di Paul Potter, più giovane del D. ma avente una personalità artistica ben più spiccata. Il maestro preferisce un colorito limpido e chiaro, piacevole assai, ma talvolta sceglie una atmosfera di pen0mbra e luce crepuscolare. Inoltre il D. fece anche ottimi ritratti, sia al naturale, sia in formato più piccolo. Nel museo di Amsterdam è ben rappresentato come anche all'Aia a Cassel e altrove. Il quadro detto Il capretto malato, nella Pinacoteca di Monaco, è ritenuto il suo capolavoro. Una Crocifissione di sua mano si conserva al Louvre. Si conoscono del D. numerosi e ottimi disegni; rimangono inoltre una cinquantina di acqueforti, che rappresentano quasi esclusivamente paesaggi italiani, alcune di ottima fattura.
Bibl.: E. Plitzsch, in Thieme-Becker, Künstl.-Lex., X, Lipsia 1914.