CARELIA (IX, p.1)
La Karelo-Finskaja SSR è oggi una delle 16 unità federate costituenti l'Unione Sovietica. Essa venne creata nel marzo 1940, dopo la cessione all'URSS da parte della Finlandia (pace di Mosca, 12 dello stesso mese), di lembi di territorio lungo la sua frontiera orientale (35.084 kmq., oltre i 5478 kmq. di superficie acquea del Lago di Ladoga). Il cosiddetto Istmo di Carelia ad O. del lago (divenuto interamente sovietico) e il settore di Salla (a N. del circolo polare) furono aggregati alla Repubblica autonoma di Carelia, già esistente dal 25 maggio 1923 (146.800 kmq., con 270.000 ab. nel 1926, dei quali il 37% Careliani), e questa promossa a repubblica federata. Ambedue i territorî erano di notevole importanza per la Finlandia, specialmente il primo, che, oltre a non mancare di risorse minerarie (ferro, zinco), era ricco di aziende industriali (segherie, fabbriche di cellulosa e di pasta, lanifici, saponifici, zuccherifici) e contava il grosso centro urbano di Viipuri (75.000 ab.).
Nel 1941 la Finlandia, che aveva partecipato alla grande offensiva tedesca dell'estate contro l'URSS, non solo recuperò i territorî perduti, ma estese la sua occupazione alla Carelia orientale (circa 70.000 kmq. con 300.000 ab.), conquistando anche (1° ottobre 1941), il capoluogo Petrozavodsk (ribattezzato in finlandese Aänislinna), ma nel giugno 1944 i Sovietici ristabilirono la situazione. Nel 1945 Viipuri con Kákisalmi (Kexholm) e tutto l'istmo careliano vennero staccati dalla Repubblica Carelo-Finnica ed aggregati alla Regione Autonoma (AO) di Leningrado, che così beneficia, per le proprie industrie, delle grandi centrali elettriche di Enso e Rau-Khiala. La Repubblica Carelo-Finnica misura oggi 188.500 kmq. con 550.000 abitanti; ne è capitale Petrozavodsk (69.728 ab. nel 1939), già Kalininsk, diventata nell'ultimo decennio un importante centro industriale (metallurgia).