carestia
Si definisce c. la mancanza o grave scarsità di derrate alimentari, dovuta a cause naturali o a guerre, rivoluzioni, cicli economici. Mentre in precedenza le c. erano legate principalmente a cicli naturali, durante il Medioevo e l’Età moderna si verificarono in singole aree dell’Europa anche c. provocate dalle speculazioni dei proprietari fondiari. Il pericolo di c. fu sin dall’Età antica al centro delle preoccupazioni delle amministrazioni pubbliche, che al riguardo allestirono sistemi di controllo dei prezzi e vendite calmierate di cereali e altri beni alimentari. Si ricordano alcune c. epocali, come quella del 1315-17 e, più tardi, quella del 1590-92. In questi casi, inoltre, le c. e la conseguente denutrizione della popolazione favorirono lo sviluppo di epidemie di peste o altre malattie infettive. L’evoluzione economica iniziata con la Rivoluzione industriale ha reso meno frequenti le c. e le ha concentrate in alcune parti del pianeta. La c. del 1877 in Cina avrebbe provocato 9 milioni di morti; sempre in Cina quella del 1929 nello Hunan causò 2 milioni di morti. In India nel 1876-78 vi furono 5 milioni di morti e altrettanto distruttiva fu, tra le altre, la c. in Bengala nel 1942-45. In Europa occidentale, le ultime vere c. hanno avuto luogo nel 1709 (Francia, Inghilterra, Scozia), ma anche nel 1845-49 in Irlanda (evento causato tra l’altro da una crisi nella produzione di patate dovuta a infezione da peronospera) e durante la Seconda guerra mondiale. In Europa orientale le c. furono assai più frequenti: gravissima quella nell’Unione Sovietica staliniana del 1932-33, che afflisse più di 40 milioni di individui e causò circa 7 milioni di morti. Lo stato di c. acuta si è fatto in seguito più raro (Biafra 1968-70, Bengala 1971, Etiopia 1973, Bangladesh 1974) e, il più delle volte, soprattutto in Asia e Africa, è stato provocato dagli squilibri tra la popolazione e le risorse, dalla forte dipendenza dell’agricoltura da particolari condizioni climatiche che hanno determinato tanto brusche cadute nell’ammontare medio di beni alimentari (per es., per la siccità) quanto locali diminuzioni dei redditi agricoli e gravi difficoltà nello scambio dei beni esistenti sul mercato. Per il premio Nobel per l’economia Amartya Sen la c. è evento tipico dei regimi dispotici e scompare con l’affermarsi della democrazia, regime più attento ai bisogni essenziali delle persone. In gran parte del mondo, soprattutto nelle zone tropicali, anche in assenza di c. gli uomini soffrono oggi di ipoalimentazione e di malnutrizione, e particolarmente di mancanza di proteine, da cui derivano una debolezza generale e diverse carenze specifiche. Nel 2009 si è calcolato che la fame affliggeva un miliardo di individui.