CARIBI o caraibi
Nome dato a uno dei gruppi più importanti di tribù indigene dell'America Meridionale. Al tempo della scoperta i Caribi, i quali già possedevano le Piccole Antille, erano in via di scacciare gli Arawak dalle Grandi Antille. Come K. von den Steinen ha dimostrato, è probabile che i Caribi risiedessero originariamente sul corso superiore del Rio Xingú; e di qui si sarebbero in seguito ampiamente diffusi nella parte settentrionale dell'America del Sud. È interessante notare come essi non venissero in alcun luogo in contatto con i Quechua-Aymará, cioè con il più importante ambiente culturale andino. Fra le maggiori tribù caribe ancora esistenti vanno menzionati: i Galibi, i Macusci, i Patamona, gli Arecuna, gli Oyana (Roucouyennes) nella Guiana; i Maquiritare sul Rio Ventuari, i Yauaperí su un affluente del Rio Negro, i Bacairi sul Rio Xingú, i Carijona sul Rio Yapura e i Motilon nella regione posta fra la Colombia e il Venezuela.
Tutte le tribù caribiche sono sedentarie e dedite all'agricoltura e coltivano specialmente la manioca. Esse hanno acquistato la fama di essere assai bellicose, ed è vero infatti che, nel complesso, i Caribi furono più aggressivi degli Arawak. Una parte dei Motilon difendono ancora la loro indipendenza con un certo successo. Alcune tribù caribe, se non tutte, adoperano, soprattutto per la cerbottana, il curare, veleno usato per le frecce. I Carijona specialmente sono ritenuti abili preparatori di veleni. I Caribi usano amache di cotone (a differenza di quelle di corda degli Arawak) e hanno perciò contribuito a diffondere notevolmente in America la coltivazione del cotone. Relativamente alla cultura caribica, non si può parlare di essa come di una unità, poiché le condizioni culturali erano e sono molto diverse fra le varie tribù. Se, per es., si confrontassero fra loro le tribù dei Bacairi e dei Motilon, le quali vivono così lontane, l'esame della loro cultura non mostrerebbe per nulla la parentela dimostrata dall'affinità della lingua.
Bibl.: K. v. den Steinen, Unter den naturvölkern Central-Brasiliens, Berlino 1894; W.E. Roth, An Inquiry into the animism and folklore of the Guiana Indians, in Thirtieth annual report of the Bureau of American ethnology, Washington 1915; id., An introductory study of the arts, crafts and customs of the Guiana Indians, in Thirty-eighty annual report of the Bureau of American ethnology, Washington 1924; Th. Koch-Grünberg, Vom Roroima zum Orinoco, I, Berlino 1917, III, Stoccarda 1923.
Lingue. - La famiglia caribica (o caraibica) forma, con le famiglie Arawak e Tupi-Guarani, uno dei tre maggiori aggruppamenti linguistici dell'America Meridionale (v. america: Lingue indigene) e si estende per un territorio vastissimo, quasi esclusivamente al nord del Rio delle Amazzoni, benché sembri assodato dalle più recenti ricerche che il centro di dispersione degl'idiomi caribici deve essere stato a sud del Rio delle Amazzoni, fra l'alto Xingú e il Tapajo (10°-21° lat.). L'unità linguistica di questo gruppo fu riconosciuta per tempo da un gesuita italiano, il padre F.S. Gilij (Saggio di storia americana, o sia storia naturale, civile e sacra dei regni e delle provincie spagnuole di Terra Ferma nell'America Meridionale, Roma 1780-84), al quale si deve anche l'accezione del nome caribico nel senso generale e non solo per l'idioma dei Caribi insulari. La classificazione delle lingue caribiche non presenta eccessive difficoltà; allo stato odierno delle ricerche si può fare una prima bipartizione fra il grande gruppo nord-amazzonico da una parte e quello sud-amazzonico (formato di piccole isolette linguistiche) dall'altra. Il primo si divide a sua volta in due sottogruppi: di nord-est, e di nord-ovest. Il gruppo di nord-est poi si può suddividere in sei sezioni:1. idiomi delle isole; 2. idiomi del bacino dell'Orinoco 3. delle Amazzoni; 4. Bonari; 5. Roroima: 6. Ventuari. Ognuna di queste sezioni conta un numero considerevole di idiomi. Al gruppo di nord-ovest spettano - secondo P. Rivet - da una parte gl'idiomi Peba (Yameo, Yagua e Peba) e dall'altra il Motilon, Chake, Opone-Carare, Amarizano e Camaniba. Al gruppo sud-amazzonico appartengono le lingue dei Bacairi (alle sorgenti dello Xingú), degli Arara (Ajujuré) sulle rive dello stesso Xingú, quelle dei Palmella sulla riva destra del Guaporé, dei Pariri sull'alto Pacajá, ecc. Le lingue caribiche sud-amazzoniche sono state riconosciute da poco (L. Adam, K. v. iI. Steinen, Th. Koch-Grünberg, P. Rivet).
Per le dubbie e in ogni modo remote relazioni delle lingue caribiche con gli altri tre grandi gruppi linguistici del Sud-America (Tupi e Arawak) cfr. america: Lingue indigene.
Bibl.: L. Adam, Matériaux pour servir à l'établissement d'une grammaire comparée des dialects de la famille caribe, Parigi 1893; C.H. De Goeje, Études linguistiques caraibes, Amsterdam 1910 (Verh. d. k. Akad. d. Wet., n. s., X, p. 3); id., Old relations between Arawak, Carib and Tupi, in Atti del XXIII Congresso Internazionale degli americanisti, Roma 1928, I, p. 63 segg.; Th. Koch-Grünberg, Vom Roroima zum Orinoco, IV (Die Sprachen), Stoccarda 1928, pp. 5-270.