CARIOGRAMMA
. È nella citogenetica, la formula che indica i caratteri distintivi di numero, di grandezza e di forma dei cromosomi del corredo di una data specie, come risultano quando i cromosomi sono raccolti nel piano equatoriale di una cellula vegetativa, nella cosiddetta piastra equatoriale che si osservi da un polo. Il cariogramma, in molti casi, presenta tali caratteristiche che può servire molto bene a contraddistinguere una specie, cosicché merita di trovar posto fra i segni distintivi della specie.
L'insieme dei cariogrammi di entità sistematiche affini possedenti il maggior numero possibile di caratteri in comune costituisce il cariotipo: il cariotipo si può quindi definire la prima unità collettiva della cariologia sistematica, la quale ricerca le affinità della specie per mezzo dei caratteri nucleari. In molti casi il cariotipo coincide con il genere, in altri casi oltrepassa i limiti di un genere per abbracciare più generi affini, altre volte coincide con unità tassonomiche d'ordine inferiore al genere, cioè con le sezioni e le sottosezioni, specialmente quando queste siano naturalmente delimitate o particolarmente isolate nel sistema, infine può coincidere con raggruppamenti naturali di specie da effettuarsi soltanto in base a caratteri citologici. Il cariotipo rappresenta quindi un'unità naturale distintamente delimitata, ma che non ha sempre il valore di un'unità tassonomica; si può soltanto affermare come fatto generale che quanto più un'unità tassonomica è naturalmente delimitata tanto più è possibile che essa comprenda specie possedenti tutte quante l'identico cariotipo. L'incongruenza che si manifesta fra la tassonomia ordinaria e la tassonomia cariologica, fra il genere dei sistematici e il genere dei citologi, cioè il cariotipo, fornisce l'esatta misura del grado delle affinità della specie e dà idea dell'entità dei processi evolutivi, che, per quanto riguarda la costituzione nucleare, hanno dominato le diverse linee filetiche dei differenti gruppi sistematici.