DAHLGREN, Carl Fredrik
Poeta svedese, nato a Kvillinge il 20 giugno 1791, morto il 1° maggio 1844. Fu maestro, poi pastore a Stoccolma, per alcuni anni anche membro del parlamento. Dopo aver appartenuto in giovinezza al gruppo romantico raccolto intorno alla rivista Phosphoros, riprese in Mollbergs epistlar (1819) i modi e la materia della lirica di Bellmann, con vena facile, ma con un'intonazione scherzosa, che a tratti dà impressione di parodia. L'opera sua più viva è la Nahum Frederik Bergströms Krönika (1830-31), dove, nello svolgimento della narrazione, continuamente mescolata di pathos e d'ironia alla maniera di Jean Paul, singole situazioni sono trattate con un semplice e schietto realismo; l'ambiente di Stoccolma vi compare, ritratto pittorescamente, a vivaci colori; e la figura del protagonista, di cui si narra la vita, ne balza fuori con contorni decisi: ricca di umana verità e con il colore del suo tempo.
Opere: Samlade Arbeten, ed. A.I. Arwidsson, voll. 5, Stoccolma 1847-52; Samlade Skrifter, voll. 3, Stoccolma 1875.
Bibl.: A.J. Arwidsson, Introd. all'ed. cit.; N. Erdmann, C.F.D., in Ord och Bild, 1894; K. Fredlund, C.F. Dahlgren, Göteborg 1903.