AARESTRUP [pron. órestrup], Carl Ludvig Emil
Poeta danese, nato il 4 dic. 1800 a Copenaghen, morto il 20 luglio 1856 a Odense. Fu medico di professione, e visse quasi sempre in provincia. Pubblicò, in vita, soltanto un piccolo libriccino di liriche: Digte (1838), che passò quasi inosservato. Scriveva per sé, senz'ambizioni letterarie, per rallegrare i giorni tranquilli della tranquilla esistenza che amava. E la sua opera giunse tardi alla popolarità: soltanto quando il poeta Christian Winther, suo amico, ebbe pubblicate le sue Efterladte digte (Poesie postume, 1863), e, soprattutto, quando comparvero le sue Samlede digte (Poesie complete, 1877; nuova ed. 1899), precedute da un'appassionata e calda analisi critica di Georg Brandes. Amori, piaceri, voluttà, risate gioconde, ozî sereni: il mondo poetico di A. è chiuso entro quest'orizzonte modesto di anima piccolo-borghese; ma ha una forza: la schiettezza della vena e del canto. Nonostante la derivazione heiniana (dal Heine A. fece anche traduzioni, come dal Byron e dal Moore), le sue quartine facili, semplici, scorrevoli, hanno accenti d'immediata realtà. Nella poesia danese del sec. XIX egli è stato il festoso poeta della gioia di vivere.
Bibl.: L. P. Möller, Kritiske Skizzer, Copenaghen 1847; G. Brandes, Samlede Skrifter, I, Copenaghen 1899-901; H. Brix e F. Raunkiœr, nell'edizione delle opere complete: Samlede Skrifter (4 voll. con molti scritti inediti), Copenaghen 1922-23.