SANDBURG, Carl (August)
Poeta, nato a Galesburg (Illinois) il 6 gennaio 1878, di famiglia oriunda svedese. Fece ogni mestiere, dal macchinista di teatro allo sguattero d'albergo. Nel 1898 partì volontario contro la Spagna per la guerra di Cuba, quindi fece studî, e tentò varie professioni, fissandosi nel giornalismo. Nel 1904 pubblicò un'esigua raccolta di ventidue poesie che rivelavano affinità con W.E. Henley e il Whitman, e al tempo stesso preannunziavano quella che sarebbe stata la maniera del poeta maturo. I Chicago Poems (1916) lo rivelarono poeta, gagliardo e popolaresco nel linguaggio fino a parere brutale, dell'America industriale; nei volumi seguenti (Cornhuskers, 1918; Smoke and Steel, 1920; Slabs of the Sunburnt West, 1923; Good Morning, America, 1928, ecc.) il S. ha rivelato, accanto alla ruvida robustezza iniziale, maggiormente dominata dall'arte, una delicata sensibilità: complesso di doti che ne fa uno dei più notevoli poeti americani moderni.
Bibl.: W. P. Schenk, C. S., a Bibliography, in Bulletin of Bibliography and Dramatic Index, sett.-dic. 1936; M. D. Zabel, S.'s Testament, in Poetry, ottobre 1936. Vers. it. in Circoli, nov.-dic. 1933, a cura di G. Prampolini.