• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ACCARDI, Carla

di Rosalba Zuccaro - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
  • Condividi

ACCARDI, Carla

Rosalba Zuccaro

Pittrice, nata a Trapani il 9 ottobre 1924. Frequenta saltuariamente l'Accademia delle Belle Arti a Palermo e a Firenze; nel 1946 si trasferisce a Roma. Alla fine dell'anno compie con A. Sanfilippo, G. Turcato, P. Consagra e U. Attardi un viaggio a Parigi. Nel 1947 firma il manifesto dell'astrattismo italiano Forma 1. Una sua opera astratta è accolta nel 1948 alla Biennale di Venezia, dove sarà presente anche nel 1964 (personale), nel 1976, nel 1978 e nel 1988 (sala personale). Nel 1949 sposa Sanfilippo. Partecipa a manifestazioni dell'Art Club. La sua prima mostra personale alla libreria Âge d'or a Roma è introdotta in catalogo da Turcato come quella alla libreria Salto di Milano (1951), luogo di ritrovo del gruppo MAC. Nel 1951 a Parigi conosce A. Magnelli e H. Hartung e, alcuni anni più tardi, J. Fautrier, H. Michaux, ecc. M. Tapié, in Italia nel 1954, si interessa al suo lavoro favorendo un sodalizio culturale. Tra la sua attività espositiva in Italia e all'estero si segnalano alcune antologiche alla Pinacoteca Comunale di Ravenna e al Padiglione d'arte contemporanea di Milano (1983), all'Art Gallery of Ontario di Toronto (1988) e alla Galleria Civica di Modena (1989). A Gibellina nel 1985 realizza pareti in ceramica per l'esterno del Municipio.

La sua ricerca originale si svolge con rilevante coerenza nell'ambito dell'iniziale assunto ideologico del valore della forma pura, astratta. Alle prime opere, originate nell'ammirazione di H. Matisse e nel clima di una scomposizione cubista dello spazio, di ascendenza soprattutto francese, con assunzioni da Balla e Magnelli, caratterizzate da zone cromatiche di diversa estensione e attivate da tensioni grafiche, talora non insensibili ad automatismi espressivi, succede, dopo la crisi del 1953, una pittura di segno non gestuale e impulsivo, ma contenuto e orientato. All'inizio sono quadri neri con segni bianchi, frammentati o tessuti a groviglio, che si snodano sul piano con diversi andamenti distributivi, addensati o rarefatti, o anche a settori circoscritti. Le forme disegnate dal colore si articolano gradualmente in morfemi più minuti, in un rapporto cromatico dualistico di netta evidenza ottica, ma al di là di rigidi schemi optical, con effetti abbaglianti e fluorescenti, riflesso delle luci artificiali che qualificano la realtà esterna. Strutturata in un ritmo concatenato ma mobile, in una dialettica tra fondo e figura, tra sensibilità e intelletto, l'operazione combinatoria annulla l'inerzia visiva e psichica. L'assunzione, alla metà degli anni Sessanta, di plastica trasparente (sicofoil) come supporto esalta, anche con la sovrapposizione di fogli e con il loro arrotolarsi, l'indefinito proiettarsi del segno. Da questa immaterialità colorata che sperimenta, con oggetti e installazioni, coinvolgimenti spaziali più attivi, la pittura si ritrae poi ai soli legni del telaio che delimitano diafane forme geometriche, campi di luminosità. Nelle più recenti opere su tela, usata pure allo stato grezzo, la superficie del quadro, rinnovato luogo dell'invenzione di segni colorati, vibra in una dinamica di più ampio respiro spaziale nella processualit'a formativa della sintassi che si offre a una lettura sospesa nel tempo. Vedi tav. f. t.

Bibl.: V. Bramanti, Accardi, Pinacoteca Comunale, Ravenna 1983; M. Brouwer, F. Gualdoni, Carla Accardi, Galleria Civica di Modena, Modena 1989 (con bibl. precedente).

Vedi anche
Turcato, Giulio Pittore italiano (Mantova 1912 - Roma 1995). Dopo gli studî a Venezia si stabilì a Roma dove fu tra i promotori dell'Art Club (1945) e di Forma I (1947); aderì poi a Fronte nuovo delle arti, al gruppo degli Otto (1950), associazione artistica di apertura internazionale, e di Continuità (1960). Dal 1953 ... Ugo Attardi Pittore e scultore italiano (Sori 1923 - Roma 2006). Tra i firmatari del manifesto astrattista Forma uno e membro del gruppo romano omonimo (1947), si avvicinò successivamente al neorealismo nel segno di un'estetica dai tratti romantici e visionari. Nel 1956 fondò la rivista Città aperta, che documenta ... astrattismo Il complesso delle ricerche che nel 20° sec. hanno teso deliberatamente a escludere ogni rapporto della forma artistica con gli aspetti del mondo naturale, basandosi esclusivamente sugli elementi specifici del proprio linguaggio (colore, forma, armonia, composizione). Nell’a., benché sfumati in diverse ... Hans Hartung Pittore (Lipsia 1904 - Antibes 1989). Dopo aver studiato filosofia e storia dell'arte presso l'università di Lipsia, frequentò le accademie di belle arti di Dresda, Lipsia e Monaco e viaggiò (1926-35) per tutta Europa. Nel 1935 si stabilì a Parigi dove, in seguito, assunse la cittadinanza francese (1946). ...
Tag
  • BIENNALE DI VENEZIA
  • CARLA ACCARDI
  • ASTRATTISMO
  • INTELLETTO
  • GIBELLINA
Altri risultati per ACCARDI, Carla
  • Accardi, Carla
    Enciclopedia on line
    Pittrice italiana (Trapani 1924 - Roma 2014). Tra gli esponenti di rilievo dell’astrattismo italiano e tra i fondatori nel 1947 del gruppo Forma, ha studiato a Palermo, Roma e Parigi. Ha fatto parte del Padiglione Italia della XLV Biennale di Venezia (1993), inserendosi anche nella rassegna organizzata ...
Vocabolario
carlo
carlo s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick....
san Carlo
san Carlo locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali