AGNELLI, Carlo
Nacque a Mantova da Bè (Benedetto) nel 1480. Coltivò gli studi letterari e fu in corrispondenza col Bandello, che lo disse (Novelle, I, 42) "dotto e vertuoso". Ebbe importanti incarichi di carattere diplomatico quale rappresentante dei Gonzaga soprattutto presso i pontefici. Nel 1502 fu a Roma per collaborare con lo zio Onorato, oratore mantovano presso la Santa Sede, al compimento di una missione particolarmente delicata: nel giugno di quell'anno si recò infatti presso Alessandro VI, per sondare l'animo del Valentino riguardo ad un eventuale matrimonio tra la figlia di questo e Federico Gonzaga, entrambi infanti. Tornò ancora a Roma nel settembre-ottobre del 1513, nell'aprile-maggio del 1515 e nel marzo-aprile del 1516 alla corte di Leone X. Un'altra missione svolse a Bologna nell'agosto-ottobre del 1515.
Soggiornò poi per qualche tempo a Napoli e di là, il 15 marzo 1517, inviava a Isabella d'Este in parziale autografo la traduzione dei Salices di Iacopo Sannazzaro (Arch. di Stato di Mantova, Gonzaga, busta 809). In questa occasione l'A. chiedeva l'intervento di Isabella per ottenere un ufficio nel Regno di Napoli, e analoga richiesta rinnovava il 3 maggio successivo.
Nominato capitano di Sulmona, dove si trovava il 10 giugno 1518, egli insistette ancora presso Isabella perché da Fabrizio Colonna gli fosse concessa la carica di capitano a L'Aquila. Deciso a passare in Sicilia, ove sperava di trovare decorosa sistemazione, come scriveva ad Isabella il 10 dicembre dello stesso anno, era ancora a Napoli nel luglio 1519. Ritornò poi a Mantova, dove il 7 luglio 1520 presentava ad Isabella versi del Sannazzaro; e nella sua città si spense il 13 marzo 1528.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Mantova, C. d'Arco, Delle famiglie mantovane, I, p. 7, e A. Schivenoglia, Istoria delle famiglie di Mantova (Documenti patri d'Arco, n. 107), pp. 110-111, (mss.); ibid., v. i suoi carteggi nelle buste 809, 855, 861, 863, 1895, 1897 del fondo Gonzaga;M. Bandello, Le Novelle, I, Milano 1934, p. 495;A. Luzio R. Renier, La coltura e le relazioni letterarie d'Isabella d'Este Gonzaga, Torino 1903, pp. 366-367; A. Luzio, Isabella d'Este e i Borgia, Milano 1915, p. 92.