BADIA, Carlo Agostino
Nacque probabilmente a Venezia nel 1671 o 1672 ed iniziò presto l'attività musicale. Non si hanno notizie precise sui suoi studi, ma si sa che nel 1692 apparvero le sue due prime opere teatrali, una a Milano e a Roma, l'altra ad Innsbruck. Poco tempo dopo, con decreto in data 10 genn. 1694 e con valore retroattivo di sei mesi, fu assunto dall'imperatore Leopoldo I come "Musik-compositeur" alla corte di Vienna. Conservò la carica, di cui fu il primo titolare, per quarantaquattro anni, sino alla morte. Durante questo periodo produsse molte opere, oratori, cantate ed altri lavori, dei quali si ha una ampia documentazione. Scarsi sono invece i particolari biografici giuntici su di lui: si sa che lo stipendio corrispostogli alla corte viennese era quello piuttosto modesto di 1440 fiorini l'anno, che nel 1695 si recò a Roma, che sposò in prime nozze la cantante Anna Maria Elisabetta [Lisi] Nonetti (nata a Firenze e morta il 9 genn. 1726 a Vienna, dove dal 1700 era "virtuosa primaria" con lo stipendio mensile di 120 fiorini), che morendo lasciò in tristi condizioni finanziarie la seconda moglie ed un figlìo, Antonio Nicolò, di dieci anni. Morì (secondo il Wiener Diarium a sessantasei anni) il 23 sett. 1738.
Circa il valore della sua musica, il Paumgartner (v. Encicl. d. Spettacolo) contesta il giudizio dato dal Köchel, il quale considerava lo stile del B. già antiquato ai suoi tempi, negava al compositore abilità e preparazione tecnica, affermava che la sua invenzione non andava oltre la mediocrità. Il Paumgartner sostiene invece che "la leggerezza di mano, la scorrevolezza dello stile e la mondana facilità inventiva del B. sono innegabili" ed aggiunge: "Queste qualità corrispondevano manifestamente al gusto dell'imperatore e della corte; e il parere di M. A. Ziani che B. fosse un compositore di buon talento e non comune prontezza resta valido anche oggi. Di fronte allo stile conservatore della vecchia generazione di compositori attivi a Vienna attorno a Draghi, B. appartiene, con Ziani e i Bononcini, a quel gruppo di artisti che spianarono la via in senso progressivo agli ultimi rappresentanti del tardo barocco viennese, Fux, Caldara e F. Conti. Ciò che Köchel giudica antiquato si deve piuttosto considerare un presentimento del futuro stile galante". Egli ricorda ancora che il Wellesz vede in parecchie svolte modulatorie dei suoi lavori più maturi l'"effetto di un nuovo principio formale", sia pure realizzato in modo elementare.
Le composizioni del B., scritte nella massima parte per onomastici, nozze e nascite della famiglia imperiale austriaca, sono conservate manoscritte soprattutto nella Biblioteca Nazionale di Vienna. Soltanto una raccolta di dodici cantate per solo e basso continuo, dedicata a Leopoldo I ed intitolata Tributi armonici, fu stampata a Norimberga nel 1699. Delle sue opere teatrali, oratori e cantate si ricordano: La Ninfa Apollo (favola pastorale, libretto di F. De Lemene, Roma e Milano 1692, Bologna 1694, Cesarea Villa di Laxenburg 9 giugno 1699 e Vienna 1700), Amor che vince lo sdegno, ovvero Olimpia placata (libr. di A. Aureli, Roma, Teatro Capranica, carnevale 1692, Lussemburgo, Teatro di Corte 1699, e Vienna, Teatro di Corte 1700), La Rosaura ovvero Amore figlio della gratitudine (libretto di O. Malvezzi, Innsbruck, Teatro di Corte, primavera 1692), Bacco vincitore dell'India (festa teatrale, libr. di D. Cupeda, Vienna, Teatro di Corte, carnevale 1697), La Pace tra i numi nella rovina di Troia (serenata, libr. di N. Minato, Vienna 21 maggio 1697), L'idea del felice governo (serenata, libr. di D. Cupeda, Vienna 9 giugno 1698), L'Amazone corsara, overo: L'Alvilda regina de' Goti (libr. di G. C. Corradi, Venezia, Teatro SS. Giovanni e Paolo, 1686, Innsbruck. Teatro di Corte, carnevale 1697, e Vienna, Teatro della sala della regina di Polonia, duchessa di Lorena, 1698), Lo squittinìo dell'eroe (libr. di ignoto, Vienna 26 luglio 1698), Imeneo trionfante (serenata, libr. di ignoto, Vienna, 26 luglio 1698), Il Narcisso (favola boschereccia, libr. di F. De Lemene, Vienna, Teatro di Corte, carnevale 1699, e Cesarea Villa di Laxenburg, 9 giugno 1699), Il commun giubilo del mondo (libr. di D. Cupeda, Vienna, 26 luglio 1699), IlSole. La Fenice. Il Tempo (cantate, libr. di D. Cupeda, Vienna 15 nov. 1699), Cupido fuggitivo da Venere e ritrovato a' piedi della Sacra Reale Maestà d'Amalia (trattenimento carnevalesco, libr. di Spedazzi, Vienna 1700), Le gare dei beni (applauso poetico di ignoto, Vienna 1700), Diana rappacificata con Venere e con Amore (trattenimento musicale, libr. di ignoto, Vienna 21 apr. 1700), La costanza di Ulisse (libr. di D. Cupeda, musica del balletto di J. J.Hofer, Vienna, nel Cesareo giardino della Favorita, 9 giugno 1700), La Pace e Marte supplicanti avanti al trono della Gloria (cantata, libr. di J.D. Filippeschi, Vienna, 10 marzo 1701, Dresda, Teatro di Corte, 6 giugno 1709; nuova versione 1723), Amore vuol somiglianza (libr. di P. A. Bernardoni, musica del balletto di J. J.Hofer, Vienna 7 genn. 1702), L'Arianna (poemetto drammatico, libretto di P. A. Bernardoni, musica del balletto di J. J.Hofer, Vienna 21 febbr. 1702), La concordia della Virtù e della Fortuna (poemetto drammatico, libretto P. A. Bernardoni, sinfonia di J. J.Fux, Vienna 21 apr. 1702), IlTelemacco, overo: Il valore coronato (libretto di O. Malvezzi, Vienna, Teatro di Corte, 19 marzo e 26 luglio 1702), Enea ne gli Elisi (poemetto drammatico, libretto di P. A. Bernardoni, Vienna 1702), La Psiche (Id., libretto di P. A. Bernardoni, Vienna 21 febbr. 1703), Napoli ritornata à Romani (componimento musicale, testo di S. Stampiglia, Vienna 10 ott. 1707), Ercole vincitore di Gerione (poemetto drammatico, libr. di P. A. Bernardoni, Vienna 4 nov. 1708), Gli amori di Circe con Ulisse (libr. di G. B. Ancioni, Dresda, Teatro di Corte, 22 maggio 1709), Il sacrificio di Berenice (cantata, libr. di P. A. Del Negro, Vienna 28 ag. 1712), Il Bel Genio dell'Austria ed il Fato (dialogo, libr. di ignoto, Vienna, nov. 1723). Oratori: Oratorio di Santa Orsola (testo di ignoto, Vienna 1694), L'innocenza illesa dal tradimento, descritta in San Carlo (testo di Michelangelo Angelico, Vienna 1694), S. Orsola vergine e martire (testo di ignoto, rappresentato dalle madri orsoline il giorno della santa, Vienna 1695), Le vicende di Giosafatte, re di Giuda ovvero L'effetto dei buoni e dei cattivi consigli (testo di ignoto, 1698), Il ritorno di Tobia (testo di P. A. Del Negro, Vienna 1698), Il Trionfo della bellezza, della grazia, della virtù espresso nelle nozze d'Ester, la più degna vergine del popolo eletto, con Assuero il maggior monarca del mondo (testo di G. Frigimelica Roberti, Vienna tra il 1699 e il 1702), La Corte, Noviziato del Chiostro [secondo Allacci] del Cristo [secondo Eitner] per la Beata Caterina da Bologna (idem, cantato dalle madri orsoline nel giorno di s. Orsola, Vienna 1700), L'empietà trionfante nella morte di Giesù [sic] Cristo (testo di ignoto, Firenze, Vener. Compagnia della Purificazione di M. Vergine e di S. Zanobi, detta di S. Marco, 1702), L'amante innocenza, trionfatrice della perfidia ovvero Santa Cecilia vergine e martire (testo di ignoto, 1702), Le promesse nuziali di Santa Orsola (testo di ignoto, 21 ott. 1702), La resurrezione di Cristo (testo di ignoto, 15 apr. 1702), La clemenza di Davidde (testo di P. Ruggeri, Vienna 1703), Il martirio di Santa Susanna (testo di P. A. Del Negro, Vienna 1704), S. Romualdo (testo di ignoto, Vienna 1704), La sepoltura di Cristo (testo di P. A. Bernardoni, Vienna 1706), Santa Teresa (Id., Milano, chiesa di S. Giovanni in Conca, 1706), Il pentimento di David (testo di Nunzio Stampiglia, Vienna 1708), Il martirio de' Macchabei [sic] (Id., Vienna 1709), La Giuditta (Id., Vienna 1710), Santa Geltrude (testo di G. D. Filippeschi, Vienna 1711), Il trionfo di Davidde (testo di P. Castelli, Vienna 1713), Ismaelle (testo di ignoto, Vienna 1713), Gesù nel Pretorio ossia L'innocenza giudicata dalla malizia (testo di G. F. Roberti, cantato dalle madri orsoline di Vienna nel Sabato Santo, s. d. [1720 ?]), Il profeta Elia (testo di G. Zati, Cappella di Corte, Vienna 2 marzo 1730, forse precedentemente eseguito in Venezia, 1720).
Fonti e Bibl.: L. Allacci, Drammaturgia, Venezia 1755, coll. 71, 221, 397, 547, 557, 648; A. Ademollo, I teatri di Roma nel secolo decimosettimo, Roma 1888, p. 186; J. Mantuani, Tabulae codicum manuscriptorum... in Bibliotheca Palatina Vindobonensi asservatorum, IX, Vindobonae 1897, passim (v. Indice, p. 319), X, ibid. 1899, passim (v. Indice,p. 410 s.); A. Schering, Geschichte des Oratoriums, Leipzig 1911, pp. 126, 136, 196 s., 199 ss., 209; R. Haas, Die Musik des Barocks,Potsdam 1928, pp. 252 s., 255; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, I, pp. 298 s.; C. Schmidl, Diz. universale dei Musicisti, I, p. 95, Supplemento, p. 51; E. Halfar, B.C.A.,in Die Musik in Geschichte und Gegenwart, I, coll. 1066 s. (con bibl.); P. Paumgartner, B.C.A., in Encicl. d. Spettacolo, I, coll. 1236-1238 (con bibl.: L. von Köchel, Die kaiserliche Hofmusikkapelle in Wien von 1543-1867, Wien 1869; Id., J. J. Fux,Wien 1872; E. Wellesz, Die Opern und Oratorien in Wien von 1660-1708, Lelpzig Wien 1919, ecc.); Diz. Ricordi della Musica e dei Musicisti, Milano 1959, p. 89.