PALANCA, Carlo Alberto Felice
– Costruttore di strumenti musicali a fiato e fagottista, nacque a Palancato, frazione di Boccioleto in Val Sermenza (Vercelli) nel 1691.
Figlio di Giovanni Lorenzo Pitteti, flautista e costruttore di flauti (1645 circa – 1725) e fratello delle due pittrici Angela Maria ed Anna Maria Domenica, assunse come il resto della famiglia il cognome toponimico Palanca al momento di trasferirsi a Torino, nel 1696.
Venne assunto come suonatore di «bassa d’hautbois» (ovvero fagotto) nella Cappella Reale di Torino il 7 marzo 1719, con uno stipendio iniziale di 300 lire, e ne fu dimesso il 13 maggio 1770, «colla continuazione dello stipendio che gode di lire 700 annue» (cfr. Bernardini, 1985, p. 22).
Dal testamento emerge che fu sposato due volte: con Teresa Tesio, dalla quale ebbe tre figlie (Anna Caterina, Barbara e Franca), indi, rimasto vedovo, con Clara Filippa.
Di Palanca si conservano oggi soprattutto flauti traversi e oboi, oltre a pochi flauti dolci e fagotti, in collezioni pubbliche e private del mondo intero. I suoi strumenti sono marchiati «CARLO PALANCA» su due righe (cfr. elenco in Bernardini, 1985, pp. 25). Se i flauti traversi sembrano rifarsi al modello tardobarocco, con imboccatura piccola e tonda, costruzione robusta e una sola chiave, gli oboi anticipano il modello classico con cameratura stretta, pur avendo sempre solamente due chiavi, e sono probabilmente frutto di una stretta collaborazione con Alessandro Besozzi, il carismatico primo oboista della stessa Cappella, che in alcune lettere d'ordinazione viene invocato come garante degli strumenti forniti da Palanca. Questo nuovo modello di oboe fu imitato dai costruttori di strumenti a fiato dell'Europa intera.
Palanca morì a Torino il 23 dicembre 1783.
Fonti e Bibl.: M.T. Bouquet, Musique et musiciens à Turin de 1648 à 1775, Torino 1968, pp. 160 s. ; Id., Il Teatro di Corte dalle origini al 1788, Torino 1976, pp. 170, 281; A. Bernardini, C. P. e la costruzione di strumenti a fiato a Torino nel Settecento, in Il flauto dolce, n. 13, ottobre 1985, pp. 22-26; F. Odling - L. Girodo, Documenti sulla costruzione degli strumenti a fiato a Torino fra XVII e XVIII secolo, in Liuteria Musica e Cultura, 1999-2000, pp. 25-42; A. Alacevich, Artiste di corte da Emanuele Filiberto a Vittorio Emanuele II, Torino 2004, pp. 127-132; The New Grove dict. of music and musicians (ed. 2001), XVIII, pp. 927 s.