RACCHIA, Carlo Alberto
Ammiraglio, nato a Torino il 31 agosto 1833, morto il 12 gennaio 1896. Dedicatosi alla carriera del mare, fu nominato guardiamarina nel 1852, sottotenente di vascello nel 1855, luogotenente di vascello di 1ª classe nel 1861, capitano di fregata di 1ª classe nel 1868: capitano di vascello di 1ª classe nel 1876, contrammiraglio nel 1881, viceammiraglio nel 1887. Partecipò alle campagne di guerra del 1849, del 1855-56, del 1859 e del 1860-61, meritandosi in quest'ultima la medaglia di bronzo al valor militare per l'assedio di Messina e l'Ordine militare di Savoia per l'assedio di Gaeta. Fu a lungo imbarcato sul brigantino Aurora, sulla corvetta Aquila, sulle fregate Beroldo e Maria Adelaide. Dal 1868 al 1871, al comando della corvetta Principessa Clotilde, compì una campagna di 40 mesi nei mari d'Oriente, concludendo trattati di amicizia col Siam e con la Birmania. Presidente del Tribunale militare marittimo della Spezia dal 1875 al 1876, comandante della R. Scuola di marina di Genova dal 1876 al 1880, e successivamente addetto navale a Londra, presidente della Commissione per gli esperimenti del materiale da guerra, segretario generale del Ministero della marina, comandante della squadra e del i° dipartimento marittimo, fu assunto nel 1892 alla carica di ministro della Marina. E nello stesso anno fu nominato senatore, dopo essere stato deputato per Grosseto nelle legislature XV, XVI e XVII. Nel 1894 ebbe il comando della squadra attiva, che l'anno successivo divenne squadra di riserva. Durante questo comando morì di polmonite a bordo della Lepanto.