ARNALDI, Carlo
Medico, nato a Recco nel 1860. Laureatosi a Genova in chimica-farmaceutica, lasciò il banco della sua farmacia a Recco e i canoni della medicina ufficiale per ricercare verità nuove nel campo della terapia. Ispirandosi in parte alle dottrine ippocratiche, giunse a una concezione personale filosofico-scientifica: le basi della sua dottrina sono raccolte nei tre volumi dell'opera Igiene nuova, medicina nuova. Morì nel 1924 a Orta (frazione di Uscio).
Sul declivio verso il mare del Monte Tugio, a quota 500, sorge la Colonia Arnaldi (v. fig.), quasi piccolo villaggio di 56 padiglioni con i mezzi più moderni d'indagine e di cura. Frequentato da italiani e stranieri, ha un ricco schedario di oltre 100.000 cartelle cliniche. Si giunge alla colonia per via mulattiera tra lussureggianti castagneti, da Uscio, collegato con servizio automobilistico a Recco, sulla linea ferroviaria Genova-Pisa.
Secondo il concetto dell'Arnaldi, quando per un progressivo inquinamento dell'organismo, nel quale si accumulano sostanze estranee e tossiche, si determina a un certo punto la rottura di equilibrio dello stato colloidale della cellula, sorge la malattia: l'alterazione fondamentale è una sola (concezione monopatogenetica); gli aspetti varî dipendono dalle particolari tendenze morbose che ha ogni organismo per la sua individuale costituzione endocrina, per i fattori ereditarî dominanti.
Ne deriva come applicazione pratica il sistema Arnaldi, che consiste essenzialmente in cura disintossicante: digiuno, rimedî di origine vegetale; tutto questo completato da particolari norme del vitto, cure fisiche, aero-elioterapia; speciale riguardo all'igiene del corpo e dello spirito.