BAZZANI, Carlo
Nacque a Bologna il 20 apr. 1807 da Alessandro e da Teresa Lorenzoni. Di famiglia borghese, aderì al movimento liberale emiliano e partecipò ai moti del 1831. Costretto a lasciare Bologna, peregrinò per l'Italia giungendo alla fine a Roma dove, nel 1837, compare per la prima volta in veste di scenografo al Teatro Apollo, autore. di una scena per il ballo del II atto della Beatrice di Tenda di Bellini: l'opera era nuova per Roma e il coreografo era F. Gioia. Nel 1839 egli collaborava al Teatro Valle all'allestimento di due opere in prima esecuzione assoluta (Amore e dovere di S. Mercadante e Galeotto Manfredi di P. Corbi); nel 1840 figurava come scenografo primario sia nel cartellone del Teatro. Apollo (accanto ad Annibale Angelini e Gaetano Raversi), sia in quello del VaRe, ma poco più tardi, sempre per ragioni politiche, era costretto a lasciare Roma e l'Italia. Rifugiatosi in Russia assieme alla moglie, la romana Adelaide Pozzi, visse insegnando l'italiano.
Il B. rientrò a Roma dopo il 1850 e riprese l'antica professione qualificandosi tra i più quotati scenografi "d'architetture". Secondo la consuetudine del tempo, lavorò infatti associato con altri artisti specializzati in categorie diverse (figuristi, paesaggisti, ecc.), in formazioni che non ebbero però di solito carattere stabile. Dal 1851 al 1873 egli fu collaboratore fisso (salvo pochissime stagioni) del Teatro Apollo, e accanto al suo nome figurarono per periodi di varia durata quelli di P. Venier, G. B. Biseo, F. Bortolotti, A. Fornari, A. Ferri, G. Ceccato, T. Azzolini, L. Bazzani (dopo il 1862) e altri minori. Oltre all'Apollo il B. continuava a servire anche l'Argentina (sempre associato a Bortolotti, Ceccato e Biseo) e il Valle, passato nel frattempo alla prosa: qui nel 1860 egli aprì uno studio indipendente nel quale fece le sue prime esperienze il figlio Alessandro. L'Apollo e l'Argentina erano i due principali teatri lirici della città, e il B. si produsse infatti quasi esclusivamente in quel campo, partecipando ai più rilevanti avvenimenti teatrali del tempo: alcune prime assolute di Pacini, Petrefia, Terziani; la prima assoluta del Trovatore (Teatro Apollo, 1853) e del Ballo in maschera (ibid. 1859); le prime romane dei Vespri siciliani (Teatro Argentina, 1856), dell'Aroldo (Teatro Apollo, 1858), dei Lombardi (coltitolo: Gerusalemme, ibid., 1865); le prime romane di alcune opere di Meyerbeer: Roberto il diavolo (Teatro Argentina, 1856), Gli Ugonotti (Teatro Apollo, 1864) e l'Africana (ibid., 1868). Nel 1870 collaborò anche all'allestimento del Don Sebastiano re delPortogallo di Donizetti, con cui si inaugurò all'Argentina la prima stagione della nuova capitale. Morì a Roma il 23 marzo 1883.
Di formazione tardo-romantica, il B. lavorò in un periodo e in un ambiente in cui la scenografia, rielaborando le premesse storicistiche e naturalistiche della tradizione teorica, secondo un metro ancora elastico e fantasioso, si stava avviando, verso le posizioni più pedanti e, limitate del realismo. Fu ottimo prospettico molto lodato dai contemporanei per le ambientazioni architettoniche, solidamente costruite e di perfetta illusione ottica; ma della sua opera, ancora reperibile nei primi anni del Novecento (vedi A. Sterlini), oggi non si può più citare una documentazione iconografica sicura.
Altre scenografie, oltre alle citate: per il Teatro Valle, 1840: Amalia di S. Capocci; La Regina di Golconda di Donizetti, Corrado d'Altamura di F. Ricci. Per il Teatro Apollo, 1840: Rodolfo di Sterlinga di Rossini; 1854: Luisa Valasco di G. Pacini; 1855: Violetta (La Traviata)di Verdi, Marco Visconti di E. Petrella; 1859: Vittore Pisani di A. Pep (prima esec.), Stefania di R. Gentili (id.); 1860: Gianni di Nisida di Pacini (id.), Daila di Donizetti; 1861: Il mulattiere di Toledo di Pacini (prima esec.); 1866: Caterina Howard di Petrella (id.); 1873: Il Conte Verde di G. Libani (id.). Per il Teatro Argentina, 1852: Buondelmonte di Pacini; 1853-54: La Pitonessa di Endor di S. Fenzi, Eleonora di Tolosa di Petrella; 1856: Maria di Biscaglia di Fenzi (prima esec.), Adriana Lecouvreur e La Duchessa di Bouillon di E. Vera; 1857-58: L'Assedio di Corinto di Rossini, La Demente di F. Marchetti, Il Saltimbanco di Pacini; 1861-62: Il Menestrello di S. A. Ferrari, Werther di Gentili (prima esec.), Iginia d'Asti di F. Sangiorgi; 1863-64: Ione e La contessa d'Amalfi di Petrella; 1864-65: Celinda e Il Folletto di Gresy di Petrella; 1867-68: La Tombola di A. Cagnoni (prima esec.), Il matrimonio segreto di Cimarosa; per i Teatri dell'Unione di Viterbo, 1855: Roberto il Diavolo (coltitolo Roberto di Piccardia)di Meyerbeer.
Bibl.: Necrologio, in L'illustraz. ital., 15apr. 1883, p. 231; A. Sterlini, Alessandro Bazzani scenografo, Ariccia 1923, passim; Encicl. d. Spett., II, coll. 92 s.