BEOLCHI, Carlo
Patriota, nato ad Arona nel 1796, morto a Torino il 6 giugno 1867. Laureatosi in legge nell'università di Pavia, nel 1821 prese parte ai moti rivoluzionarî piemontesi, e fu uno dei più compromessi nell'episodio di S. Salvario (10 marzo 1821), del quale più tardi narrò (Il fatto di S. Salvario, Torino 1853; 2ª ed., ivi 1873) le tristi vicende. Riparato a Genova, andò in esilio (12 aprile), dapprima in Spagna, dove militò nelle file dei costituzionali insieme con altri esuli italiani, quindi a Londra, dove insegnò privatamente lingua e letteratura italiana. Scrisse colà e diede alla luce nel 1830 alcune sue Reminiscenze dell'esilio, che poi ampliò e ristampò a Torino nel 1852. Tornato in Italia (marzo 1850), visse una tranquilla esistenza a Torino, dove fondò un periodico intitolato Lo Stendardo italiano. Fu eletto deputato per le legislature VI e VII (1857-1859).
Bibl.: A. Manno, Informazioni sul Ventuno in Piemonte, Firenze 1879; G. Bustico, Un profugo novarese del '21. C. Beolchi, Novara 1923.