PRALORMO, Carlo Beraudo di
Diplomatico piemontese, nato il 2 agosto 1784, morto il 10 dicembre 1855. Iniziò la sua carriera ai tempi della caduta dell'impero napoleonico a Berlino dove, sotto gli ordini e la direzione del conte di Castell'Alfieri, rimase fino al 1817 quasi sempre incaricato di affari per l'assenza del suo capo dalla capitale prussiana. Dal 1818 fu a Parigi, incaricato d'affari per circa tre anni, nei quali veniva nominato ministro del re di Sardegna a Monaco di Baviera e all'Aia, pur continuando a reggere la legazione di Parigi. Nel 1820 fu nominaio ministro plenipotenziario a Parigi e fu incaricato di rappresentare il suo re alla cerimonia dell'incoronazione di Giorgio IV re d'Inghilterra. Carlo Felice lo destinò l'anno successivo alla legazione di Vienna, ove rimase tredici anni con piena soddisfazione dei due governi interessati. In quell'epoca, e precisamente nel 1822, dopo la rivoluzione in Piemonte; fu incaricato col conte della Torre di rappresentare, come plenipotenziario, il regno di Sardegna al congresso di Verona. Nel 1834, il P. fu chiamato dal re Carlo Alberto a reggere il ministero delle Finanze, e l'anno dopo passò alla direzione del dicastero dell'Interno che resse fino al 1841, quando, stanco della lunga fatica, volle ritirarsi a vita privata. Ma appena fu promulgato lo statuto albertino, durante il 1848, il P. rientrò nella politica e fu nominato senatore. Nel '49 negoziò e concluse la pace con l'Austria, dopo la sconfitta di Novara, e prestò ancora la sua opera come ambasciatore a Parigi fino all'anno successivo. Grazie alla sua lunga opera svolta a pro' del governo fu fregiato del collare dell'Annunziata e nominato ministro di stato.
Bibl.: G. Manno, Note sarde e ricordi, Torino 1868, passim; N. Bianchi, Storia documentata della diplomazia europea, VI, Torino 1869, pp. 595-607; A. Ponza di S. Martino, Il conte di Pradorno e la pace di Milano, in Rass. st. del Risorgimento, 1920; M. Degli Alberti, La politica estera del Piemonte, ecc., I, Torino 1914, p. 10 n; M. Avetta, Dall'archivio di un diplomatico (il barone Al. Jocteau), Casale 1924, passim; F. Lemmi, La politica estera di Carlo Alberto nei suoi primi anni di regno, Firenze 1928, passim.