BIGNAMI, Carlo
Nato a Codogno (Milano) nel 1744, fu uno dei più cospicui banchieri lombardi e partecipò anche, seppur marginalmente, alla vita politica attiva. Fu innanzitutto tra i sedici membri della municipalità milanese, nominati nel maggio 1796 da Despinoy e Saliceti in luogo delle vecchie magistrature cittadine. Insieme con altri tre commissari, dovette provvedere alla ripartizione fra i cittadini più agiati della contribuzione straordinaria di guerra di 20 milioni, imposta dall'occupante francese. Fece in seguito parte del Corpo legislativo della Cisalpina, sedendo al Consiglio degli Anziani negli anni 1797-1798, senza però prendervi mai la parola, e si dimise nell'ottobre dello stesso 1798. Chiamato poi dalla consulta di Lione a far parte del Collegio dei commercianti pel dipartimento dell'Olona (1802), fu infine proposto candidato al Senato italico quale "banchiere accreditato". Morì a Milano nel 1831.
Il B. godette di notevole prestigio e influenza nel mondo economico e numerosi furono i suoi interventi a favore di imprenditori e commercianti messi in difficoltà dalla congiuntura già aggravata dal fiscalismo, dal controlli e dalla politica doganale imposta col blocco continentale dall'amministrazione napoleonica. La crisi generale del 1813 colpì anche la casa bancaria del B., che, oltre ad essere importante fornitrice delle armate imperiali, aveva anche effettuato ragguardevoli anticipi al Tesoro. Il dissesto che ne seguì indusse al suicidio un fratello del B., Lorenzo, e produsse grande turbamento nell'opinione pubblica, già scossa per una catena di fallimenti che avevano colpito case commerciali e finanziarie a Milano, Venezia, Mantova e Genova, avvisaglia della più generale crisi del Regno.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Milano,Carte Aldini, b. 23-25, 28, 34, 37, 47-48, 58; Ibid.,Carte uffici civici, parte antica, nn. 157, 158, 163; C. Montalcini-A. Alberti,Assemblee della Repubblica Cisalpina, Bologna 1917, I, 1, p. 64; VIII, pp. 54, 545, 563, 597; I Comizi nazionali in Lione per la costituzione della Repubblica Italiana, a cura di U. da Como, Bologna 1934, I, pp. 59, 369, 384, 397; II, p. 248; F. Cusani,Storia di Milano, Milano 1873, IV, pp. 266, 389; VI p. 13; VII, p. 22; T. Casini,I candidati al Senato del Regno italico, in Rass. stor. del Risorg., III(1916), p. 33; E. V. Tarle,La vita economica dell'Italia nell'età napoleonica, Torino 1950, pp. 218, 251; I carteggi di Francesco Melzi di Eril duca di Lodi, a cura di C. Zaghi, I-VII, Milano 1958-1964,ad Indices; Il Regno d'Italia, ibid. 1965,ad Indicem.