Banchiere (Genova 1804 - Roma 1882). Diresse dalla fondazione (1844) la Banca di Genova; concesse al governo (1848) un prestito di 20 milioni che servì a riequilibrare le finanze pubbliche stremate dalla guerra. Favorì l'attuazione del disegno di fusione delle banche di Genova e di Torino, ideato dal Cavour, e diresse fino alla morte la Banca Nazionale che ne nacque, sempre coadiuvando la politica finanziaria del governo (altri prestiti tra il 1866 e il 1882). Dette vita anche a imprese industriali e commerciali (il primo nucleo dell'Ansaldo). Nel 1871 fu nominato senatore.