BOVILLO, Carlo (Charles de Bouelles, latinizzato in Carolus Bovillus)
Matematico e filosofo, scolaro di Lefèvre d'Étaples, nato intorno al 1470 o 1475 a Sancourt presso Amiens, morto intorno al 1553. Tra le sue numerose opere ha importanza tutta singolare il De sapiente, che, per l'alto valore di novità di varî suoi motivi, pur strettamente commisti con quelli della tradizione medievale, può considerarsi uno dei più caratteristici documenti del pensiero del Rinascimento. Sviluppando da una parte la concezione del De hominis dignitate di Pico della Mirandola, e dall'altra riconnettendosi al Cusano (il Lefèvre, suo maestro, ne aveva edito le opere), B. pone al centro della realtà il concetto dell'uomo, il quale, se per un verso, dal punto di vista della substantia, è parte della natura, per altro verso, dal punto di vista della scientia, è tale che la natura stessa non vive che in lui. Né questa parificazione gli basta: ché l'opposizione dell'homo della natura a quello della scienza gli si presenta come una dualità intrinseca alla stessa natura dell'homo, che perciò appare come homohomo, ed anzi addirittura, in quanto questa dualità è superata in una ulteriore concordia et concurrentia, come homohomohomo: itaque sapientia quedam est trina hominis sumptio, hominis trinitas (De sap., XXII). Con che B. procede audacemente, partendo dal Cusano, nella via agostiniana della rielaborazione del concetto teologico della triunità nel senso dell'autocoscienza. E da questo punto di vista, poi, non solo il microcosmo dell'uomo si oppone al macrocosmo della natura, ma è tale che solo per esso la natura "si restituisce in sé", dopo aver compiuto tutto il suo circulus (ibid., V). I gradi di questo processo dalla natura allo spirito sono per B. quattro, esse, vivere, sentire, intelligere, e l'homo può salire di grado in grado fino a quello supremo, realizzando con ciò la propria libertà morale. L'attività dell'intelligere, infine, in quanto distingue, e riconnette in unità, ciò che nella natura è immediatamente uno, si manifesta essenzialmente nell'aspetto dell'ars oppositorum.
La prima ediz. del De sapiente è contenuta nella raccolta di opere di B. pubblicata a Parigi-Amiens nel 1510-11, nuova ediz. a cura di R. Klibansky, in appendice al libro del Cassirer sotto citato, e separatamente, Lipsia 1927. Per la bibliografia delle altre opere di B., v. la monografia sotto citata del Dippel.
Bibl.: J. Dippel, Versuch einer systematischen Darstellung der Philosophie des C. Bovillus nebst einem kurzen Lebensabriss, Würzburg 1865; Stöckl, Geschichte d. Philosophie d. Mittelalters, III, Magonza 1866, pp. 21-24; E. Cassirer, Individuum u. Kosmos in der Philosophie d. Renaissance (nella collezione Studien der Bibliothek Warburg), Lipsia 1927, p. 93 segg.