CASALICCHIO, Carlo
Gesuita, predicatore e novelere moralista. Nato a S. Angelo le Fratte (Basilicata) nel 1624, visse quasi sempre a Napoli, dove nel 1651 entrò nella Compagnia di Gesù. Vi si distinse come scrittore semplice e zelante, e per opere di carità cristiana, specialmente durante la pestilenza del 1656. Morì nel 1700, lasciando un libro istruttivo e morale, L'utile col dolce, che dal 1671 al 1764 ebbe dodici edizioni italiane, e nel 1703 una traduzione tedesca.
In questo libro egli raccolse, sotto svariate tesi di carattere etico-religioso, ben trecento discorsi, stesi alla buona e senza pose oratorie, nei quali ammannì un miscuglio pittoresco e non troppo grave alla lettura, d'erudizionc sacra e profana, di sincera devozione e di buona morale, variato continuamente da osservazioni, citazioni e sentenze, e ravvivato da parabole, favole aneddoti e facezie. Nuoce all'opera non solo la complicata struttura, ma anche l'incondito affastellamento dei copiosi materiali d'ogni sorta, e ancor più la prolissità e sciatteria della forma. Ma i difetti sono largamente compensati dalla ricchezza dei materiali accumulati da ogni parte, classici, popolari, moderni.
Bibl.: G.B. Marchesi, Per la storia della novella ital. nel sec. XVII, Roma 1897, p. 164 segg.; E. Mele, Opere del Gracián e d'altir autori spagn. fra le mani del p. C., in Giorn. stor. d. lett. ital., LXXXII (1923), p. 71 segg.