Patriota (Sant'Alessio, Pavia, 1814 - Pavia 1894); laureatosi in legge a Pavia e trasferitosi (1842) a Brescia, fu, nel 1849, animatore, con L. Contratti, dell'insurrezione bresciana contro gli Austriaci, a cui impresse un carattere nettamente democratico e repubblicano, che illustrò in un opuscolo (Insurrezione di Brescia ed atti ufficiali durante il marzo 1849, 1849) consegnato personalmente, a Ginevra, a Mazzini. Costretto a esulare, fu in Svizzera (dove subì alcuni mesi di detenzione e un processo conclusosi con l'espulsione dal paese) e in Inghilterra. Tornato in Italia, dapprima sotto falso nome, nel 1865 poté entrare in magistratura.