CIGNANI, Carlo
Pittore, nato a Bologna il 15 maggio 1628, morto a Forlì il 6 settembre 1719. Dalla scuola del mediocre Giovan Battista del Cairo passò a quella dell'Albani, suo primo vero maestro. Sono di questo tempo gli affreschi condotti col Taruffi nel secondo piano del palazzo pubblico in Bologna. Nel 1662 si recò a Roma dove lasciò due dei suoi mlgliori affreschi in S. Andrea della Valle. Tornato a Bologna nel 1665 eseguì gli affreschi di S. Michele in Bosco, e vi mostrò di subire l'influenza del Correggio, che in seguito non doveva più abbandonarlo. Le sue opere, sparse in tutte le principali raccolte pubbliche d'Europa, dimostrano quanto la sua arte venisse in seguito apprezzata anche fuori d'Italia. Dipinse ancora nel Palazzo del Giardino a Parma, chiamatovi dal Farnese e, a partire dal 1683, nel duomo di Forlì. L'affresco con l'Assunzione della Vergine, da lui eseguito in vent'anni di lavoro nella cupola di quella chiesa, lo dimostra più che mai ligio al Correggio, ed è senza dubbio la massima testimonianza del suo genio pittorico. L'arte del C. fu esaltata oltre ogni dire dalla critica del passato, ma quel giudizio viene ora attenuato, pur riconoscendo al pittore un posto preminente tra gli artisti del sec. XVII. Nonostante l'influsso del Correggio, l'arte del C. sembra per il colore allacciarsi all'Albani e in parte anche al Guercino; per le forme e la composizione al Correggio, ai Carracci e al Reni.
Dei suoi figli, pittori, Felice, nato a Bologna nel 1660, morto a Forlì nel 1724, fu uno dei suoi più importanti collaboratori, specie nell'esecuzione degli affreschi di Forlì.
Bibl.: T. Gerevich, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VI; A. Mambelli, Nel III centenario della nascita di C. C., in Forum Livii, III (1928), p. 25 segg. Sui figli: T. Gerevich, in Thieme-Becker, l. c.