DEPIETRI, Carlo
Nacque a Reggio Emilia il 28 agosto 1924 da Dante e Maria Grassi. Studiò a Modena dove si laureò in fisica a pieni voti il 25 febbr. 1948. Nel novembre fu nominato assistente volontario presso la cattedra di fisica sperimentale e nel 1951 assistente ordinario alla cattedra di fisica terrestre e climatologia; nell'anno accademico 1951-52 ebbe l'incarico di insegnamento di esercitazioni di fisica. Nel 1954 fu nominato aiuto e nel 1959 conseguì la libera docenza in fisica terrestre, meteorologia e climatologia; nel 1965 gli fu affidata per incarico la direzione dell'osservatorio geofisico. Fu inoltre, dal 1948 al 1951, professore aggiunto di fisica all'Accademia militare di Modena, dove insegnò anche fisica sperimentale a partire dal 1957.
Il D. perì insieme con la moglie e i figli in un incidente stradale il 12 apr. 1968 nei pressi di Modena.
La sua attività scientifica si articolò in ricerche sulla radiazione cosmica e le particelle elementari, su alcuni problemi di geofisica ed infine sulle applicazioni della statistica alla meteorologia.
Nel campo delle ricerche sui raggi cosmici (effettuate in parte mediante lastre trasportate da aerostati a quote di 20-30 km) e in quelle di fisica nucleare, contribuì soprattutto con i seguenti lavori, per la maggior parte condotti in collaborazione con altri studiosi: Fluttuazione della densità di granuli lungo le tracce di particelle ionizzanti nelle emulsioni nucleari, in Atti del Seminario matematico e fisico dell'Univ. di Modena, V (1950-51), pp. 213-20 (con L. Barbanti Silva, C. Bonacini, G. Lovera, R. Perilli Fedeli, A. Roveri); Suuna stella a 107rami osservata in una lastra nucleare, ibid., VI (1951-52), pp. 75 ss.; Sulla distribuzione anomala delle stelle di disintegrazione prodotte dalla radiazione cosmica nelle emulsioni fotografiche, in Il Nuovo Cimento, s. 9, IX (1952), 7, pp. 630 ss. (con L. Barbanti Silva, C. Bonacini, G. Lovera, R. Perilli Fedeli); Sciame di mesoni osservati in emulsioni nucleari, in Atti del Seminario mat. e fis. dell'Univ. di Modena, VII (1953-54), pp. 78-86 (con C. Bonacini, I. lori, G. Lovera, R. Perilli Fedeli, A. Roveri); Su una coppia di stelle vicine correlate, in IlNuovo Cimento, s. 9, X (1953), 7, pp. 986 s. (con L. Barbanti Silva, C. Bonacini, R. Perilli Fedeli, A. Roveri); On a high energy electronic shower, ibid., s. 10, III (1956), 6, pp. 1465 s. (con L. Barbanti Silva, C. Bonacini, I. Iori, G. Lovera, R. Perilli Fedeli, A. Roveri); Uno sciame elettronico ad altissima energia, in Atti e mem. d. Acc. di lett., sc. e arti di Modena, s. 5, XIV (1956), pp. 211-21 (con L. Barbanti Silva, C. Bonacini, G. Lovera, R. Perilli Fedeli, A. Roveri); Iperframmento con decadimento non mesonico osservato in emulsioni nucleari, in Atti della Soc. dei naturalisti e matematici di Modena, LXXXVII-LXXXVIII (1956-57), pp. 22-25; Sugli sciami di mesoni nel campo delle basse energie, in La Ricerca scient., XXIX (1959), 4, pp. 811-14 (con C. Bonacini, G. Lovena e R. Perilli Fedeli); Decadimento di un iperframmento a carica insolitamente elevata, in Atti della Soc. dei natur. e mat. di Modena, XCII (1961), pp. 1-7 (con M. G. Barbetta); Sulla determinazione della carica di particelle relativistiche lionizzanti mediante conteggio dei raggi delta, in Atti del Sem. mat. e fis. dell'Univ. di Modena, XII (1963), pp. 163-96 (con G. Lippini e R. Perilli Fedeli); Diffusione elastica p-p a 10 Gev./c, in Rend. d. Acc. d. Lincei, classe di scienze fisiche, mat. e nat., s. 8, XXXIX (1965), pp. 77-82 (con M. G. Barbetta, G. Baroni, A. Manfredini, V. Rossi).
Le sue ricerche nel campo della meteorologia si espressero in numerose pubblicazioni. Il D. utilizzò prevalentemente l'analisi periodale ideata da F. Vercelli durante la prima guerra mondiale (cfr. Enc. Ital., App. I, p. 1122; App. III, 1, p. 1080; Scienziati e tecnologi contemporanei, III, Milano 1975, pp. 113 s.; C.M. Morelli, In memoria di F. Vercelli, in Pubbl. d. Osserv. geofis. di Trieste, n. s., XXIV [1952]).
Negli ultimi anni di vita il D. aveva comunque avviato una revisione critica del metodo seguito in precedenza, senza peraltro arrivare a delineare in via definitiva una nuova impostazione.
qLe sue principali pubblicazioni nel campo della meteorologia sono: Analisi periodale di 60 anni di misure eliofanometriche, in Atti del Sem. mat. e fis. d. Univ. di Modena, VII (1954), pp. 17-21; Analisi periodale della serie pluviometrica di Modena, 1830-1954, in Geofisica e meteorologia, III (1955), 6, pp. 140-43; Analisi periodale di una serie di indici pluviometrici relativa alla Nuova Zelanda, 1825-1947, ibid., IV (1956), 6, pp. 105-08; Sulla effettiva selettività dei filtri numerici per l'analisi periodale, in Tecnica ital., XXXII (1967), 5, pp. 3-8.
L'opera del D. nel campo della meteorologia statistica si inserisce in una importante e troppo poco nota tradizione dell'osservatorio geofisico di Modena, all'origine della quale si trova la notevole personalità di D. Ragona. Questo settore di studi è stato poi tenuto vivo a Modena dalle elaborazioni dei dati annuali e dalle monografie di C. Chistoni (cfr. Diz. biogr. degli Italiani, XXV, pp. 52 s., sub voce), e successivamente è proseguito con l'adozione di metodologie nuove, con una importante serie di pubblicazioni. La minuta analisi cui sono stati sottoposti i dati meteorologici di Modena è unica in Italia e costituisce patrimonio prezioso per le future serie storiche italiane di dati meteorologici.
Fonti e Bibl.: Necr. in Corriere della sera, 13 apr. 1968, p. 17; Atti d. Soc. dei natur. e mat. di Modena, XCIX (1968), pp. XI s.; A. Loria, in Geofisica e meteorologia, XVII (1968), p. 12.