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DOLCI, Carlo

di Nello Tarchiani - Enciclopedia Italiana (1932)
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DOLCI, Carlo

Nello Tarchiani

Pittore, nato a Firenze il 25 aprile 1616, morto ivi il 17 gennaio 1686. Allievo di Iacopo Vignali, dimostrò una rara precocità, dipingendo a undici anni alcune teste di santi, ed eseguendo a sedici un attento ritratto di un Bardi (Firenze, Pitti) e un altro di fra' Ainolfo de' Bardi (presso il conte Bardi) di larghezza e prontezza mirabili. Ma dedicatosi alla pittura religiosa, specialmente da camera o da cappelle domestiche, preferì soggetti di pietà, ed eseguì Madonne lacrimose, santi e sante leziose, in busto e in mezza figura, scene di martirio melodrammatiche, abbandonandosi a una fattura tutta minuzie, e sfumature languide, e morbidezze accarezzate, quasi per reazione alla bravura messa di moda dal Sustermans; e usò di un colorito vago e soave, ma con ombre livide nelle carni, che gli derivavano dal Vignali. Onde una celebrità, continuata fin quasi ai nostri giorni, ma superiore al suo merito artistico, fatta eccezione per alcuni altri pregevolissimi ritratti, quali quelli di Vittoria della Rovere (Firenze, Pitti) e quello di sir Thomas Baines (prop. Finch a Burley-on-the-Hill), celebre fisico che accompagnò a Firenze l'ambasciatore sir John Finch. Visse sempre in patria, nonostante i ripetuti inviti a corti straniere; e solo nel 1672 s'indusse a recarsi per qualche mese a Innsbruck per ritrarvi Claudia Felicita, nipote di Cosimo II de' Medici, che andava sposa all'imperatore. Tutto dedito a pratiche religiose, eseguì una quantità innumerevole di dipinti, coadiuvato dalla figlia Agnese (maritata al setaiolo Stefano Bacci, e morta nel 1689) e da numerosi discepoli, che ne ripeterono le composizioni in repliche disseminate ovunque, e che rendono difficile lo sceverare l'opera del maestro da quella della bottega.

Il maggior numero di dipinti del D. si conserva a Firenze, nelle gallerie degli Uffizî (autoritratto, ecc.), Palatina (tela da altare con S. Luigi di Tolosa e la Vergine, Martirio di S. Andrea, ritratti citati, ecc.) e Corsini. Molte altre ne posseggono gallerie e raccolte italiane e straniere; particolarmente le gallerie di Vienna, di Dresda e di Londra.

Bibl.: F. Baldinucci, Notizie dei prof. del disegno, Firenze 1847, V, pp. 335-364; K. Busse, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IX, Lipsia 1913 (con bibl.); L. Cust e A. Malloch, Portraits by C. D., ecc., in The Burl. Mag., XXIX (1916), p. 272 segg.; G. Frizzoni, in Boll. d'arte, 1919, p. 7; M. Marangoni, in Dedalo, I (1920-21), p. 448; C. Gamba, in Il ritratto italiano da Caravaggio al Tiepolo, Bergamo 1927, pp. 75-76; Catalogo della Mostra della pittura italiana del Sei e Settecento in palazzo Pitti, Milano 1922, pp. 83-84; Exhibition of Italian Art 1200-1900, Londra 1930, pp. 333-334 e 344.

Vedi anche
Matteo Rossèlli Pittore (Firenze 1578 - ivi 1650); allievo di G. Pagani (fino al 1605), poi del Passignano, che seguì a Roma, risentì inoltre del Cigoli. Artista dalla facile vena decorativa, fu assai attivo a Firenze (lunette nel chiostro della Ss. Annunziata, 1614-18; decorazioni in palazzo Pitti, 1622, nella villa ... Cìgoli, Ludovico Cardi detto il Pittore, scultore e architetto (Cigoli, San Miniato, 1559 - Roma 1613). Scolaro di A. Allori, risentì pure l'influsso di Santi di Tito e del Barocci: insistendo su effetti patetici, calda coloritura e intensità di effetti chiaroscurali, il C. fu tra gli iniziatori del barocco fiorentino (Martirio di ... Rèni, Guido Pittore (Bologna 1575 - ivi 1642). Tra i maggiori artisti del tempo, molto apprezzato dai contemporanei, operò a Roma, a Napoli ma soprattutto nella sua città natale. Vicino al classicismo carraccesco seppe darne un'interpretazione personale e controllata, che al di là dello studio dei classici lascia ... Vittòria Della Rovere granduchessa di Toscana Figlia (Pesaro 1622 - Pisa 1695) di Federico Ubaldo Della Rovere e di Claudia de' Medici. Educata a Firenze dalle granduchesse Cristina di Lorena e Maria Maddalena d'Austria, sposò nel 1637 il granduca Ferdinando II, al quale era stata fidanzata fin dal 1623.
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  • DOLCI, Carlo
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Vocabolario
carlo
carlo s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick....
san Carlo
san Carlo locuz. usata come s. m. (pl. san Carli). – Moneta d’argento con il tipo di s. Carlo emessa da Carlo Emanuele I duca di Savoia nel 1614, del valore di 9 fiorini, aumentato via via negli anni seguenti (nel 1630 era superiore di...
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