Poligrafo (Como 1742 - Napoli 1796). Attirato a Parma dalla fama di Condillac, che in quella città visse a lungo, vi coltivò gli studî, il disegno, la musica, la danza, e succedette (1769) a C. I. Frugoni, di cui fu grande amico, nella carica di segretario dell'Accademia di belle arti. Da ultimo si volse alla fede e si fece cavaliere gerosolimitano. Scrisse tra l'altro due poemetti didascalici (Il sistema dei cieli, 1775, e L'origine delle idee, 1778), un dramma musicale (Alessandro e Timoteo, 1782), pregevoli liriche e un interessante Giornale del viaggio d'Inghilterra negli anni 1787-88 (1789).