Critico letterario italiano (Terni 1897 - Firenze 1968); prof. universitario dal 1950, ha insegnato nelle univ. di Cagliari (fino al 1952) e di Catania, e dal 1958 in quella di Perugia. La sua opera più importante è il commento alla Commedia di Dante (1934-36; 12a ed. 1950 e, completamente rinnovato, 1964), particolarmente attento ai valori poetici del testo. Tra le altre sue opere: G. Boccaccio (1941); Sul teatro dell'Ariosto (1946); La poesia minore dell'Ariosto (1947); Interpretazioni foscoliane (1948); Ruzzante (1953). Alcuni tra i suoi scritti danteschi, gli studî foscoliani e altri saggi di varia letteratura sono stati raccolti, dopo la sua morte, in un volume di Studi (1969). Ha anche tradotto opere di scrittori russi, sui quali ha pure pubblicato acuti saggi critici (notevole particolarmente quello su Čechov).