CARLO IX re di Francia
Terzo figlio maschio di Enrico II e di Caterina de' Medici, nacque a Saint-Germain-en-Laye il 27 giugno 1550. La corona reale non pareva destinata al suo capo; ma la morte precocissima del fratello maggiore Francesco faceva del duca di Orléans il re di Francia, a soli dieci anni (5 novembre 1560). Re veramente di nome: ché la somma effettiva del potere rimase nelle mani della madre, Caterina de' Medici, tutrice, e, di fatto reggente, mentre il ragazzo, vivace seppur già debole di costituzione, si occupava di cacce e di esercizî fisici. Di educazione culturale, nonostante il valore del precettore Jacques Amyot, poca o nessuna traccia.
Il 17 agosto 1563, C. veniva proclamato maggiore di età; ma ancora e sempre il governo rimase nelle mani di Caterina. E così fu sino alla fine: la figura del giovane re scomparve nel cozzo formidabile delle ambizioni e delle rivalità che dividevano la Francia di allora. Non che gli mancasse la coscienza del suo rango: ché anzi vivo in lui era il senso della maestà regia. Ma gli faceva difetto nel modo più grave la fermezza del volere. Questa sua caratteristica spiega la sua condotta nel massacro della notte di S. Bartolomeo: quando, pur affezionato al Coligny ed eccitato, nel suo orgoglio, dal piano grandioso di politica estera che il capo ugonotto gli suggeriva, si lascia convincere dalla madre Caterina e da alcuni suoi fidi, e dà il suo consenso al massacro già preordinato. Si disse poi che anch'egli, nella tragica notte del 24 agosto, sparasse dal Louvre sui gentiluomini protestanti che fuggivano. Da allora il suo declino morale e fisico fu rapido. Morì a Vincennes, il 30 maggio 1574. Aveva scritto anche un Traité de la chasse royale (1625; n. ed., a cura di H. Chevreul, Parigi, 1859). (V. tav. XIII).
Bibl.: A. Desjardins, Charles IX. Deux années de règne, 1570-72, Douai 1874; De La Ferrière, Le XVIe siècle et les Valois, Parigi 1879; H. Mariéjol, Catherine de Médicis, 2ª ed., Parigi 1920; P. van Dyke, Catherine de Médicis, voll. 2, New York 1922.