Ragghianti, Carlo Ludovico
Storico e critico d'arte, nato a Lucca il 18 marzo 1910 e morto a Firenze il 3 agosto 1987. È una delle principali figure di riferimento della moderna critica d'arte e uno dei primi ad approfondire i rapporti tra arti visive e cinema, nel cui ambito realizzò numerosi documentari definiti, con un termine coniato da lui stesso, critofilm.
Iniziò la sua attività scientifica collaborando alla rivista "La critica" di B. Croce, avviandosi poi alla carriera universitaria. Antifascista e più volte condannato al confino, fu tra i fondatori del Partito d'Azione, partecipò alla Resistenza e ricoprì diverse cariche politiche all'indomani della Liberazione. Nel 1948 realizzò la sua prima regia con il documentario Deposizione di Raffaello, girato in bianco e nero, per il quale studiò particolari movimenti di macchina, ottenuti con carrelli ondulati fatti costruire appositamente e idonei a ripercorrere le linee serpentine della composizione facenti parte del 'processo ideativo dell'opera'.
L'esordio di R. documentarista di opere d'arte coincise con l'epoca d'oro di questo genere che, negli anni Cinquanta, interessò il mondo della cultura internazionale. Dal 1954 al 1963, con il concorso di A. Olivetti, il critico si impegnò nella realizzazione di diciotto critofilm (nel 1949 aveva girato Lorenzo il Magnifico e le arti, non considerato un critofilm ma un film di storia raccontato per immagini) e, nel 1964, coronò il suo lavoro con il lungometraggio Michelangiolo, prova di una ricerca incessante per definire un modello di documentario d'arte 'scientifico' alternativo ai prodotti 'narrativi' di Roberto Longhi o 'lirico-narrativi' di Luciano Emmer. In esso l'autore restituisce, soprattutto per quanto riguarda la scultura, vedute inedite e funzionali alla comprensione del 'processo creativo'.
Per tutti i dieci anni di attività R. (che concepì i critofilm muti, ma fu attento alla stesura del commento imposto dalla committenza) si avvalse della consulenza di esperti studiosi e si dimostrò all'avanguardia nell'utilizzo delle strumentazioni: girò a colori in Ferraniacolor, utilizzò il Cinemascope (Lucca città comunale, 1955) e inediti punti di vista aerei per i film di architettura e urbanistica cui dedicò un'attenzione particolare (Storia di una piazza ‒ La piazza del Duomo di Pisa, 1955; Pompei urbanistica, 1958; Terre alte di Toscana, 1961; Canal Grande, 1963) e, consapevole dell'importanza delle luci, scelse con attenzione i direttori di fotografia; alla collaborazione con Anton Giulio Borghesi seguì nel 1957 quella con Umberto Pitscheider, ma solo nel 1958, con L'arte della moneta nel tardo impero, iniziò ad avvalersi di Carlo Ventimiglia, che l'avrebbe accompagnato fino a Michelangiolo. Grazie al brevetto della 'verticale', un banco per effetti ottici cinematografici, Ventimiglia fu in grado di tradurre in immagini le intuizioni esegetiche di R., ottenendo movimenti di macchina flessibili e sinuosi in spazi limitati, senza perdere la nitidezza del soggetto grazie a un particolare accorgimento di messa a fuoco.
La caratteristica saliente dei critofilm sulla pittura è quella di prendere in esame il solo aspetto formale di una o più opere pittoriche di un artista: in Stile di Piero della Francesca (1954), R. imposta il suo discorso critico facendo appello a un modulo che compone lo 'stile assoluto' dell'artista; le opere compaiono difficilmente nella loro interezza per un uso, a volte smodato, di fondini neri che isolano particolari tratti da diversi dipinti. In Fantasia di Botticelli: la "Calunnia" (1961), la lettura dell'opera condotta su azzardate scomposizioni, i bruschi movimenti di macchina e il veloce montaggio rimandano all'estetica dell'astrattismo pittorico anni Cinquanta. Nella sua vastissima pubblicistica scientifica R. dedicò al cinema alcuni testi specifici, tra cui nel 1933 Cinematografo e teatro e Cinematografo rigoroso (poi raccolti in Arti della visione, 1, Cinema, 1975) e nel dopoguerra Cinema arte figurativa (1952, 1964³). Uomo di cultura e nello stesso tempo moderno divulgatore, il suo progetto ha trovato sede a Firenze, nella fondazione della prima università dedicata alla valorizzazione del patrimonio artistico, l'Università Internazionale dell'Arte (UIA).
Carlo Ludovico Ragghianti. Bibliografia degli scritti 1928-1990, a cura di M.T. Leoni Zanobini, Firenze 1990.
Histoire de l'art et cinéma: les critofilms de Carlo Ludovico Ragghianti, Paris 1994.
Carlo L. Ragghianti: i critofilm d'arte, a cura di A. Costa, Udine 1995.
Carlo Ludovico Ragghianti e il carattere cinematografico della visione, Catalogo della Mostra tenuta a Lucca nel 1999-2000, Milano 2000.