Gesuita e diplomatico (Torino 1629 - Roma 1715). Entrato nell'ordine nel 1645, si mise in evidenza nella polemica contro i calvinisti. Inviato in missione presso l'imperatore Leopoldo I e il re di Polonia Giovanni III Sobieski, contribuì alla conclusione dell'alleanza contro la Turchia (1683), ma non riuscì a ottenere l'adesione della Russia (1684). Fu poi consigliere e confessore di Giovanni III Sobieski e del successore Augusto II, sino al 1713. Legato papale in Sassonia (1713-15). Nel Ritratto della Moscovia (post., 1841) aveva narrato le impressioni del suo viaggio in Russia.