PAROLA, Carlo
Italia. Torino, 20 settembre 1921-22 marzo 2000 • Ruolo: centromediano • Esordio in serie A: 3 dicembre 1939 (Juventus-Novara, 1-0) • Squadre di appartenenza: 1936-39: Dopolavoro Fiat; 1939-54: Juventus; 1954-55: Lazio • In nazionale: 10 presenze (esordio: 11 novembre 1945, Svizzera-Italia, 4-4) • Vittorie: 2 Campionati italiani (1949-50, 1951-52), 1 Coppa Italia (1941-42) • Carriera di allenatore: Juventus, Ancona, Livorno, Napoli, Novara • Vittorie: 3 Campionati italiani (1959-60, 1960-61, 1974-75)
È stato uno dei più grandi centromediani 'metodisti', campione della rovesciata e dell'eleganza stilistica. Una sua acrobazia aerea, immortalata da un abile e fortunato fotografo fiorentino, è diventata il simbolo delle più popolari figurine da collezione del mondo del calcio. Carlo Parola arrivò alla Juventus dal Dopolavoro Fiat. In bianconero rimase 15 anni, giocò 311 partite e segnò 10 gol (aggiudicandosi due scudetti e una Coppa Italia), per concludere poi la carriera nel 1955 nella Lazio. Eccellente creatore di gioco, con l'avvento del sistema si riciclò in autoritario difensore centrale senza compromettere la propria propensione a costruire. Sempre corretto, venne meno a tale peculiarità soltanto con Nordahl, meritandosi l'espulsione, il giorno di un clamoroso 7-1 del Milan a Torino nel Campionato 1949-50. Nel 1947 giocò nella formazione del 'Resto d'Europa', a Wembley contro l'Inghilterra, impressionando Billy Birrell, manager del Chelsea, che gli fece una proposta allettante, ma rifiutata. In nazionale si trovò dapprima la strada sbarrata dal blocco del Grande Torino, poi prese parte ai Mondiali del 1950 in Brasile. Allenò a più riprese la Juventus, vincendo tre scudetti.