ROMUSSI, Carlo
Scrittore e uomo p0litico, nato a Milano nel dicembre del 1847, ivi morto il 2 marzo 1913. Laureatosi in giurisprudenza all'università di Pavia, esercitò per poco tempo l'avvocatura, preferendo dedicarsi agli studî letterarî, e già dal 1870 fu collaboratore del Secolo per la parte drammatica. Temperamento esuberante, si gettò con ardore nelle lotte inaugurate nel Gazzettino Rosa, in cui le polemiche letterarie si accompagnavano a quelle politiche. Dapprima redattore, succedette nel 1896 a E. T. Moneta nella direzione del Secolo, rivelando nelle polemiche contro il partito moderato milanese uno spirito assai aggressivo e un'eccessiva intransigenza. Durante i moti del 1898 il R. fu arrestato e il Secolo soppresso. In carcere il R. attese a studî letterarî, stendendo una buona introduzione alle Poesie del Giusti per la collezione Sonzogno; e, quando tornò libero, riprese la direzione del periodico da lui tenuta fino al 15 novembre 1909. Deputato al parlamento per la XXII legislatura, rappresentò alla camera il collegio di Corteolona, che era stato di F. Cavallotti, e che gli rimase fedele anche nella legislatura successiva. Il R. fu intelligente critico d'arte, e di lui sono da citare: Milano nei suoi monumenti (Milano 1875); Il Duomo di Milano (ivi 1902); Garibaldi nelle medaglie del Museo del Risorgiuiento di Milano (ivi 1905).