Diplomatico e uomo politico italiano (Montignoso 1872 - Roma 1952), figlio dello storico Giovanni. Quale ministro degli Esteri stipulò il Trattato di Rapallo con la Iugoslavia (1920). Fervente antifascista, nel 1927 lasciò l'Italia, tornandovi solo nel 1943. Fu poi presidente della Consulta e deputato repubblicano alla Costituente. Di nuovo ministro degli Esteri (1947-51), si impegnò per la ratifica del trattato di pace e per l'ingresso dell'Italia nella NATO.
Entrato in diplomazia dal 1896, capo di gabinetto del ministro degli Esteri A. di San Giuliano (1910), fu ministro plenipotenziario in Cina (1911-15) e rappresentante dell'Italia in Serbia (1915-18). Senatore dal 1919, sottosegretario (1919-20) e poi ministro degli Esteri (1920-21), ebbe un ruolo decisivo nella firma del trattato di Rapallo con la Iugoslavia (1920). Nominato ambasciatore a Parigi nel 1922, si dimise subito dopo l'avvento del fascismo, accostandosi all'Unione democratica nazionale di G. Amendola. Nel 1927 fu costretto a lasciare l'Italia e a iniziare un lungo esilio, che lo portò in Francia, Belgio, Gran Bretagna e Stati Uniti, dove fu tra i promotori della Mazzini Society. Nel corso di questi anni S. si dedicò a una vasta attività pubblicistica: Diplomatic Europe after the treaty of Versailles (1929); European dictatorships (1930); Europe and Europeans (1936); Illusions et réalité de l'Europe (1942); Italians as they are (1943). Tornato in Italia nel 1943 e schieratosi per l'immediata abdicazione di Vittorio Emanuele III, fu ministro senza portafoglio (1944), presidente della Consulta nazionale (1945-46) e deputato alla Costituente nelle file repubblicane (1946). Senatore di diritto (1948), dal 1947 al 1951 ricoprì la carica di ministro degli Esteri, impegnandosi per la ratifica del trattato di pace e per l'inserimento dell'Italia nell'alleanza occidentale; fu ministro senza portafoglio dal 1951. Tra i suoi altri scritti: L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi (1944); Costruttori e distruttori (1945); O federazione europea o nuove guerre (1948); Cinque anni a palazzo Chigi (1952).