SOCRATE, Carlo
Pittore, nato a Mezzana Bigli (Pavia) il 2 marzo 1889. Vive a Roma. Frequentò a Firenze la scuola libera del nudo con Giovanni Costetti. Recatosi a Roma nel 1914, divenne amicissimo di A. Spadini e le sue prime opere (alcune vedute di Villa Pinciana) risentono di tale vicinanza. Ma già vi si afferma una personalità in intimo contrasto con l'arte spadiniana, sia nell'obiettività dell'osservazione sia nella tecnica, antimpressionistica. Espose per la prima volta nel 1918 e da allora in ogni mostra in Italia e all'estero. Nella prima quadriennale romana ebbe una sala e un premio. Studioso degli antichi maestri, nei suoi dipinti si trova spesso uno schema compositivo tradizionale, solidità costruttiva, nettezza e precisione di segno. Così specialmente nel Ritratto della pittrice Morelli (1918, Guacci, Roma), nella Venere dormente (1920, Di Fausto, Roma), nelle Bagnanti (1922, Marchesi, Roma), nella Veduta di Venezia (1923, Contini, Firenze), nel S. Francesco (Villa Mancini, S. Benedetto del Tronto), nel Martirio di S. Maurizio (Quillici, Ferrara). Ricordiamo ancora: La portatrice di frutta (1924, R. Longhi), il Corso di Roma (1918, Fiano, Roma), Calciatori (1928) e Ricamatrice (1932, Quillici, Ferrara). Quadri suoi si trovano pure nella Galleria d'arte moderna di Milano, nella Galleria nazionale d'arte moderna e nella Galleria Mussolini di Roma.
Bibl.: R. Longhi, Storia di S., Roma 1926; V. Guzzi, in Pittura italiana contemporanea, Milano-Roma 1931, pp. 65-66; V. Costantini, I pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934.