OCANTOS, Carlos María
Romanziere argentino, nato a Buenos Aires il 20 maggio 1860. Nel 1884 intraprese la carriera diplomatica, viaggiando per il Brasile e l'Europa.
Il suo primo romanzo (La Cruz de la falta, Buenos Aires 1883) è ancora d'ispirazione romantica; ma via via si venne orientando verso correnti più moderne, dal realismo al naturalismo, rimanendo tuttavia inferiore ai suoi modelli, non solo al Balzac, da cui derivò qualche personaggio, ma anehe a J. Pérez Galdós, di cui non riuscì ad assimilare la forte maniera. Forse trovò maggiore consonanza nelle pagine pittoriche e nelle rievocazioni di paesi e di costumi, specie di ambiente provinciale.
Opere: León Zaldívar (Madrid 1888); Quilito (Parigi 1891); Entre dos luces (Buenos Aires 1892, con la secondi parte: El candidato, 1893); La Ginesa (ivi 1894); Tobi (Madrid 1896); Promisión (ivi 1897); Pequeñas miserias (ivi 1900); Don Perfecto (Barcellona 1902); Nebulosa (Madrid 1904); Mis cuentos (ivi 1904); El peligro (ivi 1911); Fru Jeny (sei racconti danesi, Parigi 1914, tradotti in danese nel 1917).